Cos'è l'"operazione Menai Bridge", il piano per i funerali di Re Carlo III: "E' già stato definito tutto nei minimi dettagli"
Carlo III sa che non c’è nulla di personale in questo, ma di fatto l’organizzazione del suo post mortem è già pronta. Operazione Menai Bridge è il nome in codice per mettere in fila le procedure che si attiveranno per i dieci giorni successivi al momento in cui il sovrano esalerà l’ultimo respiro. La procedura è ormai nota a tutti, si chiamava Operazione London Bridge quella attivata quando la regina Elisabetta II morì nel suo amato castello di Balmoral, in Scozia, l’8 settembre del 2022. (Il Fatto Quotidiano)
Ne parlano anche altri giornali
La famiglia reale britannica sta attraversando uno dei momenti più difficili degli ultimi anni dopo l'allontanamento pubblico di Harry e Meghan, la scomparsa di Elisabetta II e la diagnosi di tumore ricevuta da Re Carlo III e dalla Principessa del Galles Kate Middleton, consorte dell'erede al trono William. (La Gazzetta dello Sport)
Re Carlo "sta meglio e martedì tornerà in pubblico". Tutto sembra essere rientrato però. (Il Giornale d'Italia)
Anche dopo la notizia della malattia di Re Carlo, il Duca di Sussex sta continuando a vivere la sua vita negli States insieme alla moglie Meghan Markle e ai loro due figli Archie e Lillibet. La coppia ha infatti deciso di trasferirsi negli Stati Uniti e di allontanarsi dai protocolli reali britannici, optando per uno stile di vita più libero e indipendente. (Abruzzo Cityrumors)
Re Carlo III “è molto malato”: a Londra si aggiorna il Menai Bridge per il funerale "Ci si prepara al peggio", ha rivelato un membro dell'esercito (Dire)
La notizia è rimbalzata sui quotidiani stranieri: l’operazione Menai Bridge, il piano per i funerali di Re Carlo, è in fase d'aggiornamento. Diverse testate, tra cui Sky News, citano fonti vicino al Palazzo, secondo cui il sovrano è determinato a vincere la sua battaglia contro il cancro, ma al momento “sta molto male”. (L'HuffPost)
Più di quanto lasciano intendere, la situazione è questa ed è brutto, ma è comunque la verità». (ilmessaggero.it)
