Vaccino, Arcuri: «Prima consegna AstraZeneca in Italia il 15 febbraio. Diffida a Pfizer e esposto a pm»

Il Messaggero ECONOMIA

La prima consegna del vaccino di AstraZeneca, se otterrà il via libera dall'Ema il 29 gennaio, dovrebbe essere fatta il 15 febbraio.

Intanto nella riunione di oggi tra governo e Regioni sul piano vaccini c'è stato un aspro diverbio tra il commissario Arcuri e il governatore campano De Luca.

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È quanto avrebbe detto, secondo quanto si apprende, il commissario per l'emergenza Domenico Arcuri nel corso della riunione con le Regioni. (Il Messaggero)

Se ne è parlato anche su altre testate

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte affida ai social le sue preoccupazioni sulla questione vaccini e sui rallentamenti dovuti alla riduzione delle dosi: "Le ultime notizie che ci arrivano dalle aziende produttrici dei vaccini anti-Covid sono preoccupanti. (BolognaToday)

A queste condizioni il piano vaccinale italiano così come era stato concepito non è sostenibile. In base al piano a pagare per primi i ritardi sono gli over 80. (Il Messaggero)

Dopo l'annuncio di Pfizer BioNtech relativo al dimezzamento nella consegna delle dosi anche alla nostra regione, anche AstraZeneca annuncia ritardi facendo di fatto slittare la seconda fase della campagna vaccinale (dedicata agli over 80) a fine febbraio. (UdineToday)

Alle quali si dovrebbero aggiungere gli 8,7 milioni di Pfizer (se l'azienda americana tornerà alle forniture iniziali) e il milione e 300mila di Moderna. In base al piano iniziale, nel primo trimestre del 2021 sarebbero dovute arrivare in Italia 28 milioni e 269mila dosi. (Rai News)

Emergenza coronavirus, l’Italia deve fare i conti con i ritardi nella consegna delle dosi del vaccino contro il Covid: quali possono essere le conseguenze. Ma dal punto di vista pratico cosa comporta questo ritardo nella consegna delle dosi? (News Mondo)

Di somministrazioni ieri in Toscana ce ne sono state comunque quasi 4000, quindi orientativamente circa 400 in provincia: ma di queste solo 619 prime dosi. Fai fatica a parlarne nei giorni in cui sei costretto a centellinare i vaccini, a tenerli in frigo, a riservarli solo ai richiami e alle Rsa. (LA NAZIONE)