Vaccino Covid: come i ritardi di AstraZeneca e Pfizer rischiano di farci restare in casa per altri mesi

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Vaccino Covid: come i ritardi di AstraZeneca e Pfizer rischiano di farci restare in casa per altri mesi. I primi a comunicare problemi nella distribuzione dei vaccini sono stati quelli di PfizerBionTech che ne hanno rallentato le consegne in tutta Europa rispetto alle quantità pattuite.

Si parla di un taglio del 60%, che, ha detto Conte, per l'Italia significherebbe passare da 8 milioni a 3,4 milioni di dosi. (Today.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Ma dal punto di vista pratico cosa comporta questo ritardo nella consegna delle dosi? Vaccino. Vaccino Covid, quali sono le conseguenze dei ritardi. La prima conseguenza è evidente. (News Mondo)

Come ha spiegato Locatelli in pratica, il vaccino potrebbe essere consigliato solo per la popolazione con meno di 55 anni. In base al piano a pagare per primi i ritardi sono gli over 80. (Il Messaggero)

In base al piano iniziale, nel primo trimestre del 2021 sarebbero dovute arrivare in Italia 28 milioni e 269mila dosi. Le prime dosi di Astrazeneca, se il vaccino avrà il via libera dell'Ema, arriveranno il 15 febbraio, poi ancora il 28 e il 15 marzo. (Rai News)

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte affida ai social le sue preoccupazioni sulla questione vaccini e sui rallentamenti dovuti alla riduzione delle dosi: "Le ultime notizie che ci arrivano dalle aziende produttrici dei vaccini anti-Covid sono preoccupanti. (BolognaToday)

"AstraZeneca - fa sapere Riccardi, - ha effettivamente annunciato i ritardi nelle consegne, ma resta da capire come si materializzeranno. Ancora ritardi nella consegna dei vaccini. (UdineToday)

Di somministrazioni ieri in Toscana ce ne sono state comunque quasi 4000, quindi orientativamente circa 400 in provincia: ma di queste solo 619 prime dosi. Però partono le convocazioni di Antonio D’Urso: il direttore della Asl, come avevamo anticipato ieri, ha firmato i bandi per le assunzioni. (LA NAZIONE)