Milano, smart working adottato da 8 aziende su 10

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Nel 2021 Confindustria, insieme alle organizzazioni sindacali, ha sottoscritto il Protocollo nazionale sul lavoro in modalità agile, con lo scopo di fissare le linee di indirizzo per la contrattazione collettiva nazionale, aziendale e/o territoriale.

(Teleborsa). (Teleborsa) - Oltrenel primo trimestre dell'anno hanno almeno un dipendente inper un numero di dipendenti coinvolti pari alE' quanto emerge dalla rilevazione del centro studi diche ha coinvolto più di 250 imprese milanesi del manifatturiero e dei servizi avanzati. (Borsa Italiana)

Su altri giornali

I vantaggi dello smart working sulla motivazione danno, a loro volta, tutta una spunta positiva su quello che è lo svolgimento delle attività In questo senso, il lavoro così individuato può svolgersi senza alcun limite massimo di giorni in smart working. (Il Faro online)

L'autonomia contrattuale delle Parti sociali, dunque, continua a costituire un valido framework su cui poter incardinare il futuro del lavoro, che si giocherà Milano, 23 maggio 2022 - Oltre 8 aziende su 10, nel primo trimestre 2022, hanno almeno un dipendente in smart working, per un numero di dipendenti coinvolti pari al 22% del totale. (IL GIORNO)

Gli investimenti. Solo il 19% delle aziende non prevede investimenti nell’ambito dello smart working Infine, un’azienda su quattro vincola la possibilità di smart working alla frequenza di un corso di formazione mirato. (Notizie - MSN Italia)

- ROMA, 24 MAG - Se lo smart working diventasse strutturale, sarebbe una vera e propria rivoluzione nel modo di vivere il lavoro e la città, che coinvolgerebbe 6,2 milioni di lavoratori e 'cancellerebbe' dalle strade 4,9 milioni di passeggeri di mezzi privati o pubblici al giorno. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Quando finirà il periodo di emergenza che ha condizionato il ricorso diffuso allo smart working, pertanto, non ci troveremo impreparati. Lunedì 23 maggio 2022 - 13:52. A Milano 8 aziende su 10 usano lo smart working anche nel 2022. (Agenzia askanews)

Nelle aziende che hanno introdotto strutturalmente il lavoro da remoto, la compatibilità delle mansioni è quasi sempre la condizione di accesso prioritaria allo smart working (96%), seguita dall’adeguatezza della connessione (62% delle aziende). (MilanoToday.it)