Cessato allarme coronavirus per la Gigafactory Tesla di Shangai, la produzione riparte

DMove.it ECONOMIA

Cessato pericolo per la Gigafactory Tesla a Shangai che proprio oggi, 10 Febbraio 2020, riapre e riparte con la produzione.

Tesla non avrà bisogno di questi aiuti, ma di sicuro ne gioveranno le piccole aziende dell'indotto, partecipando quindi alla ripresa veloce della produzione a pieno ritmo anche all'interno della Gigafactory.

Dello stop alla produzione per la fabbrica cinese di Tesla ne avevamo parlato settimana scorsa, riferendo come il governo cinese avesse previsto uno stop a questa e altre fabbriche della regione, per almeno 10 giorni, per cercare di ridurre i contagi da Coronavirus (DMove.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Una cosa è certa: il Public Investment Fund è riuscito a vendere, a un ottimo prezzo, quasi tutto il suo pacchetto Tesla. Al prezzo raggiunto da Tesla martedì scorso, quei titoli venduti avevano un controvalore di oltre 7 miliardi di dollari. (Business Insider Italia)

Il governo tedesco apre alla possibilità di concedere aiuti pubblici per agevolare la costruzione della Gigafactory della Tesla nei pressi di Berlino. Intanto, anche in Cina la Tesla ha ricevuto un'assist dalle autorità locali per riprendere le attività produttive a Shanghai. (Quattroruote)

Tesla CEO Elon Musk unveiled the company's all-electric pickup, the Cybertruck, on Thursday night at one of his company's signature promotional events in Los Angeles. The design leader took a sledgehammer to the body and a metal ball to the side window of the Cybertruck. (CNBC)

Dopo la cessione al rivenditore di terze parti, però, Tesla avrebbe deciso che l’autopilota della Model S non doveva più essere attivo. Un esemplare di berlina elettrica Tesla viene acquistato da un rivenditore di terze parti, ma in seguito la compagnia automobilistica di Elon Musk decide di eliminare le funzionalità accessorie già installate. (PcProfessionale.it)

Ma quel che conta non è che in molti acquistino la sedia da ufficio Tesla: quel che conta è che esista, che qualcuno l’abbia pensata così come in passato è già stato fatto per altri brandi automotive di alta fascia. (Newstreet)

L’auto connessa è il business del futuro, basato su software e le app installati nelle auto che i costruttori concedono in licenza agli automobilisti. In sostanza, controllando la cronologia degli acquisti del nuovo proprietario, il costruttore californiano si è accorto che non ha pagato per il Full-Self Driving. (La Gazzetta dello Sport)