Auto elettrica, chips, energia: tre focolai di crisi future

Corriere della Sera ECONOMIA

Auto elettrica già al tramonto. Un eccesso di produzione di semiconduttori. Uno shock energetico collegato (un po’ anche) all’intelligenza artificiale. Scrutando l’orizzonte questi sono tre focolai di crisi potenziali. Tutti attinenti a geo-economia e tecnologia, quindi ben distinti dalle guerre che occupano la nostra attenzione. L’auto a batteria, il suo avvenire radioso sembra averlo dietro le spalle. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri giornali

Durante la conferenza stampa, la Corte dei Conti Europea ha ripreso quattro dei rapporti pubblicati negli ultimi mesi, tutti disponibili sul sito dell'istituzione. (DMove.it)

La Corte dei conti europea ha espresso dubbi sull'efficacia dei biocarburanti come alternativa credibile ai veicoli elettrici per la transizione energetica del settore automobilistico. (Automoto.it)

Auto elettrica vendite, l’Europa frena: la crescita della quota di mercato si è appiattita nei principali mercati del Vecchio continente. In Germania, si è passati dal 17 al 18% tra il 2022 e l’anno scorso, nel Regno Unito è crescita zero tra il 2022 e il 2023, in Francia e persino in Scandinavia (Danimarca, Norvegia, Svezia) la crescita in doppia cifra tra il 2020 e il 2022 si è ridimensionata al +4%, in Italia, dove la diffusione delle auto elettriche non è mai davvero decollata complice la mancanza di un’adeguata politica di incentivazione e un livello delle infrastrutture che cresce a un ritmo insufficiente, dal 2021 l’incidenza dei veicoli a batteria sulle nuove immatricolazioni è stabile al 4%. (Economy Magazine)

La Corte dei Conti d'Europa avvisa: ancora troppe criticità su elettrico e biocarburanti

La Corte dei Conti Ue boccia l’auto elettrica e la “tagliola” del 2035? Leggendo una parte dei giornali italiani sembrerebbe proprio di sì. (Vaielettrico.it)

Chi ha fissato il 2035 come l’anno in cui le auto con motore endotermico non circoleranno più ha sbagliato, “ha una visione distorta della transizione e della mobilità sostenibile”. Di solito a occuparsi di questi temi sono industriali e politici. (FIRSTonline)

Bruxelles – Addio ai motori tradizionali dal 2035, per auto e veicoli commerciali leggeri meno inquinanti e più a misura di Green Deal e dei suoi obiettivi di sostenibilità. Tutto molto rivoluzionario, tutto molto alternativo, ma tutto molto poco praticabile. (EuNews)