Coronavirus, Unicredit: -6% Pil mondo, -15% Pil Italia

Rai News ESTERI

Il debito passa dal 134,8% al 167,0%"Le misure considerate necessarie per contrastare il Covid-19 hanno paralizzato l'" si legge nel rapporto domenicale.

"La madre di tutte le recessioni è arrivata" afferma il report che prevede per il 2020 une una ripresa nel 2021 dell'8,6% (fra l'8 e il 9%).In contrazione anche l'economia Usa (-10,8%) e quella dell'area Euro (-13) con ritorno ad un Pil positivo nel 2021 rispettivamente dell'11,8 e del 10%. (Rai News)

Ne parlano anche altre testate

Raiffeisen, come tutti gli altri istituti, è invece ben più ottimista sul tasso di crescita per il 2021: il Pil svizzero potrà beneficiare di un effetto rimbalzo e aumenterà del 3,8% Nell'ultima previsione del 13 marzo la stima era del +1,6%. (Ticinonline)

Fortunatamente non tutto si è spento: l'economia italiana lavora attualmente al 60% del proprio potenziale. L'impatto sarà terribile anche sull'export: "E' a rischio un valore di 280 miliardi pari al 65,8% del valore complessivo. (la Repubblica)

In totale, lo scenario imputerebbe allo Shock Covid 19 una mancata produzione di valore da parte delle imprese superiore ai 270 miliardi. Dai 2.233 miliardi di euro del 2020 si potrebbe passare a 2.448 miliardi che, in ogni caso, rappresenterebbero una differenza negativa rispetto alla cifra prevista in assenza di shock nel 2021 pari a 54 miliardi. (Adnkronos)

Nell’ultima previsione, che risale a meno di quattro settimane or sono, la variazione ipotizzata era del -0,2%. Sarebbe il sesto valore sotto lo zero nei dodici anni successivi alla crisi finanziaria del 2008. (Corriere del Ticino)

Ma, alla fine del contagio, è prevista una ripresa. Lo studio “COVID-19 Possibile evoluzione e impatto economico” di Deloitte stima il pattern di diffusione del Coronavirus su un periodo di riferimento che va dal 31 dicembre 2019 al 26 marzo 2020 e l’impatto economico che l’epidemia avrà in Italia (idealista.it/news)

Strumenti di sostegno al reddito per quasi 15 milioni di lavoratori. Le misure di integrazione al reddito delle diverse categorie di occupati decisi dal governo riguardano il lavoro dipendente e il lavoro autonomo. (Il Sole 24 ORE)