Carburanti, scatta embargo sui prodotti raffinati russi

Sky Tg24 ECONOMIA

/11 Ansa Alla luce di questi numeri, il presidente dell'Unione nazionale consumatori Massimiliano Dona ha chiesto al premier di reintrodurre i tagli decisi da Draghi. “Rispetto al 31 dicembre 2022, oggi un litro di benzina costa quasi 23 centesimi in più, con un rincaro del 13,8%, pari a una stangata di 11 euro e 36 per un pieno da 50 litri, 273 euro su base annua considerando 2 pieni di carburante al mese a famiglia, mentre il gasolio sale del 12%, oltre 20 centesimi al litro, pari a 10 euro e 22 centesimi a rifornimento” Prezzo benzina, dal self alla manutenzione: i consigli per risparmiare sul pieno (Sky Tg24 )

Su altri media

''Nuovo allarme dei consumatori sul fronte della benzina'' a causa dell'embargo sui prodotti russi, che scatterà da oggi. In una nota l'associazione ricorda che da oggi ''verrà meno un milione di barili al giorno provenienti dalla Russia, spingendo i vari paesi a rifornirsi di benzina e gasolio presso altri Stati come Cina e Stati Uniti, con conseguenti maggiori costi di trasporto, senza contare le possibili speculazioni legate alla corsa agli accaparramenti''. (La Sicilia)

Come la guerra in Ucraina sta influenzando l’economia russa? Ma davvero la guerra non ha inciso sull’andamento dell’economia russa? (Periodico Daily)

Embargo e price cap su tutti i derivati dell’oro nero russo: due armi in un colpo solo per - nelle parole della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen - «far pagare a Putin il prezzo della sua atroce guerra». (ilmessaggero.it)

A partire da domani 5 febbraio scatterà infatti l'embargo deciso dall'Ue sui prodotti raffinati russi, una misura che , sottolinea Assoutenti, rischia di determinare nuovi rincari dei carburanti alla pompa con danni sia sul fronte dei costi dei rifornimenti, sia dell'inflazione. (Giornale di Sicilia)

Scatta, infatti, lo stop a tutte le importazioni di prodotti raffinati dalla Russia, diesel compreso, con un effetto a cascata anche sulle nostre tasche. Prepariamoci a un’altra stangata. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Se si considera anche l’inflazione registrata tra il 2012 e il 2022 in Italia, l’extra-profitto derivante dalla differenza tra i prezzi del petrolio e quelli dei carburanti raggiunge 0,190 euro/litro per la benzina, 0,264 euro/litro per il gasolio La quotazione media del secondo semestre del 2012 era pari a 109,85 dollari al barile, scesa a 94,65 dollari di media del 2022 (secondo semestre); nello stesso periodo il cambio euro/dollaro è passato da una media di 1,32 a una media di 1,04, con la conseguenza che in euro un barile di petrolio è aumentato in 10 anni del +9,4% (Salernonotizie.it)