Che cosa ha fatto per noi l’Europa: prodotti più sostenibili e diritto alla riparazione

Che cosa ha fatto per noi l’Europa: prodotti più sostenibili e diritto alla riparazione
la Repubblica ECONOMIA

Il Parlamento europeo ha dato ieri il via libera alla revisione delle norme comunitarie sulla progettazione ecocompatibile, introducendo criteri di sostenibilità ambientale per molti prodotti. Il nuovo regolamento è stato adottato in via definitiva con 455 voti favorevoli, 99 contrari e 54 astensioni (Fratelli d’Italia e la Lega hanno votato contro). Le nuove norme mirano a migliorare i vari aspetti dei prodotti durante tutto il loro ciclo di vita per renderli più durevoli e affidabili, più facili da riutilizzare, aggiornare, riparare e riciclare, e fare in modo che utilizzino meno risorse, energia e acqua. (la Repubblica)

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Ecco, si spera, tra un paio d’anni, che la rassegnata battuta venga sostituita con «aggiustiamolo che ci conviene». Alzi la mano chi non ha mai buttato un televisore, una lavatrice o un telefonino non funzionante perché «tanto ci costa di più a ripararlo». (ilGiornale.it)

Sebbene diverse aziende tech abbiano migliorato la riparabilità dei propri prodotti negli ultimi anni, queste norme puntano a uniformare il settore e facilitare le riparazioni da parte degli utenti. (Tech Princess)

Il Parlamento europeo ha approvato la direttiva (qui il testo) il 23 aprile con 584 voti a favore, 3 contrari e 14 astensioni. Manca ancora, formalmente, il passaggio al Consiglio europeo ma il diritto alla riparazione ha superato lo scoglio più importante ed è pronto a diventare legge. (Corriere della Sera)

Cos’è il diritto alla riparazione e cosa prevede?

Dopo aver siglato, poco meno di tre mesi fa, un accordo preliminare con il Consiglio europeo, il Parlamento Europeo ha adottato le nuove norme che mirano rafforzare il diritto dei consumatori alla riparazione dei beni acquistati. (HDblog)

Approvata la Direttiva UE sul diritto alla riparazione dei beni di largo consumo, durante e dopo la garanzia: dopo l'ok finale andrà recepita entro 2 anni. La direttiva prevede l’obbligo per i produttori (ad esempio di elettrodomestici e telefoni) di riparare i prodotti a un prezzo conveniente ed entro un termine ragionevole oltre quello della garanzia; l’accesso facile a pezzi di ricambio e informazioni sulla riparazione; buoni acquisto e incentivi alla riparazione; piattaforme web per la ricerca di servizi di riparazione locali e prodotti ricondizionati. (PMI.it)

Non è raro che un prodotto, poco dopo la scadenza della garanzia, si guasti e, una volta portato all’assistenza, si scopra che il costo di riparazione supera quello di acquisto di un nuovo modello. Che si tratti di obsolescenza programmata o di una conseguenza degli scadenti materiali utilizzati dal produttore, i consumatori hanno perso l’abitudine di portare gli oggetti in riparazione, consapevoli della scarsa convenienza di tali interventi. (La Legge per Tutti)