Che cosa prevede il piano di Donnet per Generali

Startmag Web magazine ECONOMIA

IL PIANO DI GENERALI. Il piano, si spiega, è articolato su tre pilastri.

È per questi aspetti che il piano di Generali “piace al mercato” – sottolinea Radiocor, l’agenzia del gruppo Sole 24 Ore – pur restando nella linea della continuità e senza sorprese eclatanti.

COSA HA APPROVATO IL CDA DI GENERALI. Ma che cosa ha deliberato il board del Leone?

È quanto ha dichiarato il Ceo di Generali Philippe Donnet interpellato dagli analisti sul business plan al 2024

LE PAROLE DI DONNET SUL PIANO DI GENERALI. (Startmag Web magazine)

La notizia riportata su altri media

Mai le Generali sono state al centro di una battaglia così aspra tra i suoi grandi azionisti. La partita si gioca a un altro livello, riguarda il futuro dell'unico gruppo finanziario italiano di peso internazionale, ed è appena iniziata (ilGiornale.it)

BORSA SVIZZERA. LA BORSA, CURIOSITÀ. Come funziona la Borsa? DA GENERALI. Con la nuova strategia triennale al 2024 Generali punta a utili fino a 5 miliardi. (http://www.lagendanews.com)

Su queste basi Generali punta a distribuire cedole cumulative per 5,2- 5,6 miliardi (dai 4,5 miliardi del triennio precedente). L'accoglienza del mercato al piano è stata tiepida. (ilGiornale.it)

– “Oggi le Generali sono in prima classe, ma vogliamo crescere e per questo abbiamo presentato un piano sostenibile oltre che profittevole”. Ricordo che la maggioranza dei consiglieri non esecutivi ha espresso l’intenzione d’inserirmi nella lista eventualmente proposta dal consiglio uscente, indicandomi come amministratore delegato” (Cronachedi.it - Il quotidiano online di informazione indipendente)

Attesi flussi di cassa netti disponibili a livello della capogruppo per oltre 8,5 miliardi tra il 2022 e il 2024. Previsto il lancio di un piano di buyback da 500 milioni di euro la cui approvazione verrà sottoposta all'assemblea di bilancio del 29 aprile prossimo. (Tiscali.it)

on la presentazione del piano industriale 2022-2024, le Generali si dividono in due, tra chi come l’ad Philippe Donnet tira dritto con il supporto del primo e storico azionista Mediobanca (socia al 12,9% e al 17,2% dei diritti di voto), e chi come il patto di consultazione che riunisce Francesco Gaetano Caltagirone, Leonardo Del Vecchio e la Fondazione Crt (che insieme hanno il 15,64% del Leone) pensa che la compagnia di Trieste debba e possa fare di più (La Repubblica)