Nutriva il figlio con "raggi di sole". Così l'influencer vegano ha fatto morire il neonato

Un influencer russo è stato condannato a 8 anni di reclusione in una colonia penale di massima sicurezza per la morte del figlio di 30 giorni. L’uomo, il 44enne Maxim Lyutyi ha affrontato un procedimento penale a seguito del ricovero e del decesso del figlio Kosmos, di soli 30 giorni nel marzo 2023: il bambino era completamente denutrito e affetto da polmonite. Lyutyi viene presentato dai media come vegano e crudista, ma in realtà il neonato non sarebbe stato nutrito affatto: secondo la ricostruzione Kosmos sarebbe stato solo esposto ai raggi solari come forma di nutrimento sperimentale che il padre intendeva “vendere” ad altri genitori. (ilGiornale.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Sono stati pochi i giornali che hanno dato correttamente la notizia della tragica morte di Kosmos, il figlio di un mese di Maxim Lyutyi che al momento è sotto indagine nel suo paese con l’accusa di grave negligenza nei confronti del neonato. (Vegolosi.it)

Lyutyi era convinto che per la crescita del figlio fosse sufficiente un'alimentazione basata sull'esporsi al sole, una pratica chiamata "respiro solare", oltre ad immersioni frequenti nell'acqua gelida per rafforzare le difese immunitarie. (Liberoquotidiano.it)

Secondo i parenti, però, era il primo a non rispettare quella filosofia, mangiando carne e pasta di nascosto. L’influencer russo 44enne Maxim Lyutyi rischia 8 anni di carcere. (Fanpage.it)

Pubblicità La storia, riportata solo di recente dal Daily Mail, arriva dalla Russia e lascia davvero senza parole e con la pelle d’oca. (la VOCE del TRENTINO)

Credere talmente tanto nel proprio stile di vita da imporlo pure al proprio figlio, nato da pochi giorni, e portarlo alla morte. Anzitutto niente latte dalla madre, alimentazione dal “respiro sole” ossia attraverso l’esposizione al sole e immersioni frequenti in acqua gelida con l’obbiettivo di rafforzarne le difese immunitarie. (Il Fatto Quotidiano)

Un uomo senza mezze misure, convinto che per un migliore rapporto con la Natura non si dovesse mangiare. Tanto che ha “nutrito” suo figlio neonato di luce solare, fino a quando - a un mese della nascita - il piccolo è morto: per denutrizione. (Corriere)