Dl Pnrr, bocciato l'odg del Pd sui pro-vita nei consultori. La maggioranza si divide, Lega: «Lasciata libertà di coscienza»

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Senza ricorrere a estremismi linguistici, oggi alla Camera c’è stata una divisione – non una spaccatura – nella maggioranza di centrodestra. Il 18 aprile, i deputati sono stati chiamati a votare gli ordini del giorno al decreto Pnrr. Uno di questi, presentato dal Partito democratico, chiedeva l’impegno del governo a far sì che l’eventuale ingresso di associazioni pro-vita nei consultori non pregiudichi «in alcun modo la piena attuazione della legge 194 e non restringano il diritto delle donne ad avere accesso ad una interruzione volontaria di gravidanza». (Open)

Su altre testate

"L'emendamento presentato" al decreto Pnrr sui consultori "ricalca il testo della legge 194. Io non la voglio modificare, si stanno ribadendo concetti della legge 194". A dirlo è stata la premier Giorgia Meloni al termine del Consiglio europeo straordinario a Bruxelles. (L'HuffPost)

Metropolis è in streaming alle 18 dal lunedì al venerdì sulle piattaforme Gedi e on demand in video e in podcast sul sito di Repubblica (Repubblica TV)

Dai tabulati, però, emerge una spaccatura nella maggioranza. (la Repubblica)

Aborto, Meloni: fake news, non vogliamo cambiare legge 194

“Oggi avete definitivamente calato la maschera – ha esordito Sportiello – Non c’è scritto da nessuna parte nella legge 194 che bisogna convincere le donne a non abortire. (Il Fatto Quotidiano)

Redondo: “intimidire per annullare i diritti” Le accuse per una possibile revisione della legge 194 continuano: e non solo da parte di Schlein e Sportiello (che ha presentato la proposta di inserire il diritto all’aborto nella Costituzione), ma anche dall’estero. (StrettoWeb)

Aborto, Meloni: fake news, non vogliamo cambiare legge 194 18 aprile 2024 (Il Sole 24 ORE)