La mappa delle basi Usa e Nato in Medio Oriente, ecco i possibili obiettivi dell'Iran in caso di escalation

La mappa delle basi Usa e Nato in Medio Oriente, ecco i possibili obiettivi dell'Iran in caso di escalation
ilmessaggero.it ESTERI

Basi militari note e altre segrete, installazioni logistiche e soldati sul campo per addestrare forze locali: è molto articolata la presenza delle truppe statunitensi e occidentali in Medio Oriente che potrebbero finire nel mirino di Teheran e delle milizie alleate. Basi Usa e Nato, dove si trovano A cominciare dalle basi in Iraq e Siria, che già hanno dovuto fare i conti con la reazione all'offensiva militare israeliana nella Striscia di Gaza scatenata all'indomani delle stragi del 7 ottobre compiute da Hamas (ilmessaggero.it)

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"L’escalation può essere molto pericolosa e può essere l’innesco che ci porta a una Terza guerra mondiale". A dirlo è Giuliano Noci, prorettore del Polo territoriale cinese del Politecnico di Milano. "I fronti aperti, tra l’Ucraina, Israele, il Mar Rosso, sono molteplici e un conflitto con l’Iran complicherebbe ulteriormente il quadro. (ilGiornale.it)

Sembra davvero che ormai ci troviamo sull’orlo dell’abisso. Oltre alla complicatissima situazione del rapporto incendiario fra Ucraina e Russia, che in realtà riguarda più in generale il rapporto conflittuale fra l’Occidente a guida statunitense e la Russia di Putin, indisponibile a piegarsi, vi è anche un’altra questione non meno importante. (Radio Radio)

L’attuale svolgimento del conflitto in Medio Oriente sembra evidenziare atteggiamenti da parte dei governi poco maturi. In realtà, le questioni sul tappeto non sono da poco Manifestanti iraniani in un corteo anti-Israele a Tehran, 19 aprile 2024. (Città Nuova)

Alta tensione in Medio Oriente. Sarà la Nato a gestire il "day after" a Gaza?

A cinque giorni dall’attacco iraniano su Israele, il Medio Oriente continua a essere col fiato sospeso, lasciando alla diplomazia internazionale lo spazio per raffreddare gli animi e scongiurare la precipitazione verso una guerra regionale. (L'HuffPost)

Come c’era da immaginarsi, la risposta israeliana all’Iran non si è fatta aspettare, una azione limitata, rapida è precisa. Accompagnata da una manipolazione mediatica, secondo cui gli Usa hanno accettato il piano israeliano per invadere Rafah in cambio della promessa di non attaccare l’Iran, l’inganno è fatto, e forse concertato fra le parti interessate. (Contropiano)

“La pace sembra lontana in Medio oriente dopo la risposta dell’Iran all’attacco d’Israele alla sua sede diplomatica a Damasco nei giorni scorsi. Un fallimento della ragione umana, un fallimento di una comunità internazionale divisa ed egoista che non riesce a fermare le guerre in corso nemmeno a impedire altri”. (Quotidiano di Sicilia)