Riforma Irpef, tredicesima in aumento per redditi sotto 15.000 euro: la bozza in Cdm

QuiFinanza ECONOMIA

Tredicesima un po' più pesante per i redditi più bassi: per i lavoratori dipendenti con reddito fino a 15.000 euro è previsto un aumento di 80 euro sulle tredicesime. È quanto prevede la bozza attesa martedì 23 aprile in Consiglio dei ministri. Irpef, tredicesime più pesanti per i bassi redditi Salvo modifiche dell'ultim'ora, il calendario dei lavori prevede una riunione tecnica preparatoria nella mattinata. (QuiFinanza)

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A riforma dell'IRES "funzionale a rendere più competitivo il sistema produttivo italiano". (Teleborsa)

La misura in quesitone si riferisce al 2024. La misura (ilGiornale.it)

Un massimo del 10% del reddito per i premi di assicurazione malattia: misura efficace o controproducente? Il Partito socialista (PS) vuole aiutare coloro che faticano a pagare i premi di assicurazione malattia. (Prima Pagina - SWI swissinfo.ch)

Riforma IRPEF E IRES: piatto ricco per tredicesime e premi di produttività

Nelle more dell'introduzione strutturale di un regime fiscale sostitutivo, nel 2024 la tredicesima mensilità per i lavoratori dipendenti viene incrementata di un importo non superiore a 80 euro. Allo stesso modo, a meno di un'esplicita rinuncia, sono soggetti a una imposta sostitutiva del 10%, entro il limite di 3mila euro lordi annui, i premi di risultato di ammontare variabile «la cui corresponsione sia legata al miglioramento, anche tenendo conto del contesto economico e sociale di riferimento, di indicatori di produttività, redditività, qualità, efficienza, innovazione, reputazione e responsabilità sociale». (ilGiornale.it)

Dal primo gennaio 2025 i premi di produttività saranno tassati al 10% entro il tetto di 3 mila euro. Tredicesime più sostanziose per i dipendenti con redditi più bassi. (Fiscal Focus)

Ultim'ora News Tra le altre previsioni contenute nei 20 articoli della bozza – smentita dal viceministro dell’Economia Maurizio Leo in quanto priva della revisione «da parte degli uffici competenti» – si prevede inoltre l’applicazione di una imposizione sostitutiva dell’Irpef sui premi di risultato: «Salvo espressa rinuncia scritta del prestatore di lavoro – si legge – sono soggette a una imposta sostitutiva sul reddito delle persone fisiche e delle addizionali regionali e comunali pari al 10% entro il limite di importo complessivo di 3 mila euro lordi, i premi di risultato di ammontare variabile» legati al miglioramento di indicatori di produttività e altro definiti dalla contrattazione collettiva, anche tenendo conto «del contesto economico e sociale di riferimento». (Milano Finanza)