Libertà di stampa in declino, l'Italia scivola al 46esimo posto

L'Italia ha perso cinque posizioni nel 2024, scivolando dal 41esimo al 46esimo posto nella classifica sulla libertà di stampa stilata da Reporter Senza Frontiere (RSF). Questo calo è stato influenzato da vari fattori, tra cui la legge bavaglio voluta dal Governo Meloni e la possibile vendita dell'agenzia di stampa Agi al gruppo del deputato Angelucci. Le minacce della criminalità organizzata, soprattutto al Sud, rappresentano un altro problema significativo.

Il declino globale della libertà di stampa

Il sostegno dei governi alla libertà di stampa è in calo in tutto il mondo, come ha dichiarato RSF in occasione della conferenza stampa a Londra per il Rapporto annuale sulla libertà di stampa nel mondo. La Norvegia si trova al primo posto, seguita da Danimarca e Svezia.

Pressioni politiche e libertà del giornalismo

Le pressioni politiche sulla stampa sono in aumento in tutti i Paesi, proprio nell'anno in cui la metà del mondo, dagli Stati Uniti all'India fino all'Europa, va al voto. Secondo RSF, la libertà del giornalismo soffre ed "è scarsa nei tre quarti degli Stati".

Il caso italiano

In Italia, un membro della coalizione parlamentare al potere sta cercando di acquisire la seconda più grande agenzia di stampa. Questo ha contribuito al calo delle posizioni del Paese nella classifica sulla libertà di stampa.

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