Sciopero dei supermercati: acquisti a rischio il giorno prima di Pasqua

Le organizzazioni sindacali hanno proclamato uno sciopero contro Federdistribuzione a Roma. Questo sciopero arriva dopo quasi 51 mesi dalla scadenza del primo e ultimo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) sottoscritto da Federdistribuzione con Filcamams-Cgil, Fisascat-Cisl e UilTuCs. La reticenza di Federdistribuzione a dare il giusto riconoscimento economico ai dipendenti delle aziende associate non mostra segni di attenuarsi.

Proclamazione dello sciopero

Pertanto, è stato proclamato uno sciopero di tutto il personale dipendente dalle imprese che applicano il CCNL della Distribuzione Moderna Organizzata - Federdistribuzione per sabato 30 marzo 2024. Lo sciopero sarà attuato mediante l'astensione dal lavoro per l'intero turno giornaliero.

Effetti sulle attività quotidiane

Questo sciopero potrebbe avere un impatto significativo sugli acquisti, in particolare perché cade il giorno prima di Pasqua. Sabato 30 marzo, infatti, poco prima delle chiusure previste per le feste di Pasqua e Pasquetta, fare la spesa per gli italiani potrebbe essere molto difficile.

Trattative interrotte

A una settimana dal rinnovo del contratto nazionale del terziario con Confcommercio e Confesercenti, le lunghe e difficili trattative con Federdistribuzione sono saltate. Le organizzazioni sindacali, rappresentate da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, hanno proclamato otto ore di sciopero in tutta Italia per il 30 marzo e con la mancata disponibilità al lavoro per il 31 e il primo aprile. Le trattative per il rinnovo del contratto nazionale dei lavoratori nel settore della distribuzione si sono concluse senza raggiungere un accordo.

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