Un tragico omicidio a Varese: Marco Manfrinati accusato
Un tragico evento ha sconvolto la città di Varese il 6 maggio. Fabio Limido, un geologo di 71 anni, è stato brutalmente ucciso. L'accusato è Marco Manfrinati, ex genero della vittima. Quest'ultimo è anche sospettato di aver tentato di uccidere la sua ex moglie, Lavinia Limido.
Un passato turbolento
Manfrinati aveva un passato turbolento. Era già sotto processo per stalking e maltrattamenti nei confronti di Lavinia e della madre di quest'ultima. La famiglia Limido viveva da tempo in uno stato di paura. A causa delle minacce e delle persecuzioni, Lavinia era stata costretta a nascondersi fuori provincia, arrivando persino a indossare una parrucca per non essere riconosciuta.
L'omicidio e il tentato omicidio
Il tragico evento si è svolto nel quartiere varesino di Casbeno. Manfrinati ha ucciso Limido in strada e ha sfregiato al volto la ex moglie. Dopo l'omicidio, Manfrinati è stato arrestato e si trova ora in carcere a Varese, in attesa della convalida dell'arresto.
La difesa di Manfrinati
L'avvocato di Manfrinati, Fabrizio Busignani, ha incontrato il suo assistito il pomeriggio successivo all'arresto. Ha riferito che Manfrinati è apparso "provato". Nonostante le difficoltà del colloquio, l'avvocato non ha rilasciato ulteriori dettagli sulle condizioni del suo assistito, che è stato medicato per lesioni pregresse prima di essere trasferito in carcere.
Il processo in corso
Prima dell'omicidio, Manfrinati era già a processo per stalking. La prossima udienza era prevista per il 5 giugno. Ora, con l'aggiunta delle nuove accuse di omicidio e tentato omicidio, il futuro di Manfrinati appare incerto.
La tragedia ha lasciato la città di Varese e la famiglia Limido in uno stato di shock e di lutto. Mentre la comunità cerca di venire a patti con l'accaduto, si attendono ulteriori sviluppi sul caso.