Che fine ha fatto la Juventus. Cosa direbbe il mitico Aldo Biscardi di questa Moviola in cambo? Cosa starà pensando da lassù il battagliero Aldone, precursore del salotto caciarone, della faziosità di noi opinionisti e dell’imperativo categorico “parlate al massimo due per volta”. A riguardare delle puntate del “processo” si capisce che dietro c’è il copione da seguire ma il contenuto è portato avanti da validi giornalisti, firme prestigiose, esclusive di grandissimi calciatori.
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Juventus, una copia sbiadita delle glorie passate
La Juventus, una volta temuta e rispettata in tutto il mondo del calcio, sembra ora una pallida ombra di se stessa. Questa è la sensazione che si ricava dalla recente partita contro il Cagliari, una squadra che lotta per la salvezza ma che ha dimostrato una grinta e una determinazione sorprendenti.
La performance del Cagliari
Il Cagliari ha giocato un primo tempo strepitoso per intensità e aggressività. La squadra, spinta dall'istinto di sopravvivenza e dalla necessità di ottenere punti preziosi per la salvezza, ha dominato la partita, mettendo in difficoltà la Juventus. Questa inversione di ruoli è stata sorprendente: una volta era la Juventus a dominare gli avversari, ma ora sembra che le parti si siano invertite.
La Juventus in difficoltà
Per 45 minuti, la squadra allenata da Allegri è stata sopraffatta dal Cagliari. Questa Juventus, sempre uguale a se stessa, ha mostrato una serie di prestazioni dimenticabili e sembra aver bisogno di una svolta strategica. Non è più possibile avvicinarsi in questo modo a partite che dovrebbero essere facili. Con tutto il rispetto per il Cagliari, la Juventus non può accettare di essere dominata in questo modo.
Il futuro di Allegri
Nonostante le difficoltà, la dirigenza della Juventus sembra ancora fiduciosa nel lavoro di Allegri. Cristiano Giuntoli, poco prima della partita, ha risposto per l'ennesima volta alla domanda sul futuro dell'allenatore, affermando: "Noi siamo contenti di Allegri che sta facendo un grandissimo lavoro". Tuttavia, la pressione aumenta e il futuro di Allegri alla Juventus potrebbe non essere così sicuro come sembra.
La Juventus deve fare i conti con una realtà difficile. La squadra, una volta dominatrice del calcio italiano, sembra ora in difficoltà. Il futuro è incerto, ma una cosa è certa: la Juventus ha bisogno di una svolta, di un cambiamento, per tornare ai fasti di un tempo. Solo il tempo dirà se Allegri sarà l'uomo giusto per guidare questa trasformazione.
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Aiuto, mi si è ristretto l’attacco. Non una buona notizia per la Juve che è ancora a caccia del bersaglio grosso, la qualificazione alla Champions. Il pari del Bologna aiuta perché tiene invariate le distanze, però dopo lo 0-0 nel derby servirà segnare per battere il Cagliari venerdì prossimo e avvicinarsi all’obiettivo. Soprattutto dal reparto offensivo, sempre più in sofferenza in questa stagione.
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Se non segna Vlahovic, diventa durissima per Allegri. Un concetto che abbiamo sottolineato più volte e che torna ad allarmare tifosi bianconeri e fantallenatori, nel lunedì di riflessioni dopo il derby contro il Torino. La Juventus non gira in attacco e a certificarlo sono i numeri: negli ultimi 25 anni, mai la Vecchia Signora aveva avuto così tante difficoltà a generare +3 su +3. Ora, invece, appaiono quasi come una notizia e questo preoccupa anche in ottica Champions.
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