La brigata ebraica conferma la partecipazione al corteo del 25 aprile

La Brigata Ebraica ha confermato la sua partecipazione al corteo del 25 aprile a Milano. Questa decisione è stata presa nonostante le recenti tensioni e l'annunciata assenza del presidente della Comunità ebraica milanese, Walker Meghnagi. La partecipazione della Brigata è vista come un importante atto di testimonianza dei valori dell'antifascismo e della democrazia.

Il ruolo della Brigata Ebraica

La Brigata Ebraica parteciperà al corteo per onorare e ricordare i partigiani e gli Alleati che hanno combattuto e si sono sacrificati per la difesa dei valori dell'antifascismo e della democrazia. Questo atto di presenza è visto come un importante contributo alla celebrazione della Festa della Liberazione.

Polemiche e tensioni

Nonostante la conferma della partecipazione, ci sono state delle polemiche. Il presidente del Museo della Brigata Ebraica, Davide Romano, ha proposto di aggiungere l'espressione "e la democrazia" prima di "ovunque" nello slogan di apertura del corteo, "Cessate il fuoco ovunque". Tuttavia, questa proposta non è stata accettata dal comitato promotore della manifestazione.

Un messaggio di difesa della democrazia

In risposta a questa decisione, la Brigata Ebraica ha scelto di aprire il suo spezzone con lo striscione "Ora e sempre la democrazia si difende". Questo messaggio rappresenta un 'contraltare' rispetto allo slogan di apertura del corteo e sottolinea l'importanza della difesa della democrazia in ogni momento e luogo.

Confronti e tensioni il giorno della Liberazione

Il 25 aprile, giorno della Liberazione, si prevede un confronto tra il Movimento degli studenti pro palestinesi e la Brigata Ebraica. Questo confronto avrà luogo a Porta San Paolo, nel quartiere Ostiense di Roma, dove nel 1943 Sandro Pertini combatté strenuamente nella difesa della capitale dall’occupazione tedesca. Le conseguenze di questo confronto sono ancora incerte.

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