Attacco in chiesa a Sydney: un atto di terrore

Un attacco con coltello in una chiesa di Sydney, Australia, ha lasciato quattro persone ferite. La polizia ha definito l'incidente un "atto terroristico" e ha arrestato un ragazzo di 16 anni. Tra le vittime ci sono un vescovo e il giovane sospettato, che sono stati curati per ferite non letali dopo l'aggressione avvenuta durante un sermone trasmesso in diretta in una chiesa assira della città.

Scontri in strada e tensioni religiose

L'attacco ha scatenato la furia tra i fedeli e ha portato a scontri in strada. Il vescovo, noto per le sue posizioni ultraconservatrici e leader del movimento Christian Lives Matter, è stato accoltellato sull'altare. L'aggressore, un ragazzino di 15 anni, ha colpito altre cinque volte prima di scagliarsi su chi ha salvato la vita al religioso.

Un paese sotto shock

Questo incidente è avvenuto a soli tre giorni da un altro attacco con arma bianca al centro commerciale Westfield, che ha lasciato l'Australia, e in particolare Sydney, in uno stato di shock. In quel caso, un uomo ha ucciso sei persone con una grossa lama prima di essere ucciso da un agente.

Un attacco in diretta sui social

L'aggressione è avvenuta durante una messa trasmessa in diretta sui social media. Quattro persone sono state ferite, tra cui Mar Mari Emmanuel, vescovo ultraconservatore, leader del movimento Christian Lives Matter, noto per le sue campagne anti LGBT. L'attentatore, un ragazzo di 15 anni, è stato arrestato. L'incidente ha scatenato violenti scontri, a sfondo religioso, tra la comunità di cristiani locali e la polizia.

Questi attacchi hanno messo in luce le tensioni religiose in Australia e la crescente preoccupazione per la sicurezza nelle chiese e nei luoghi di culto. La polizia sta indagando su entrambi gli incidenti e sta lavorando per rafforzare la sicurezza in tutta la città.

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