Proteste per Gaza, ad Atlanta polizia usa gas lacrimogeni

Proteste per Gaza, ad Atlanta polizia usa gas lacrimogeni
La Gazzetta del Mezzogiorno ESTERI

La polizia ha usato i gas lacrimogeni per disperdere una protesta pro-Gaza nel campus della Emory University di Atlanta. Gli agenti hanno anche sparato pallottole di gomma contro i manifestanti. E' quanto mostrano video girati da studenti in cui si vedono anche poliziotti che spingono a terra manifestanti con le mani legate dietro la schiena. Gli studenti, una decina dei quali sono stati fermati, avevano tentato di montare un accampamento sul modello di quanto fatto a Columbia e in altri atenei Usa. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Su altri giornali

Mentre in Senato si contavano i voti sul pacchetto di nuovi finanziamenti militari, dozzine di nuovi arresti venivano effettuati alla manifestazione di Brooklyn. A 200 giorni dall’inizio della guerra, ieri notte, il quadro sul fronte interno americano era significativo. (il manifesto)

Proseguono intanto a Columbia i negoziati tra amministrazione dell'ateneo e gli studenti che occupano la scuola. (Corriere del Ticino)

È stata una lunga notte, quella tra martedì e mercoledì, alla Columbia University. (Corriere della Sera)

La strage innominabile dei palestinesi | il manifesto

Usa, continua la protesta pro Palestina alla Columbia University 25 aprile 2024 (Il Sole 24 ORE)

Decine di studenti e insegnanti filo-palestinesi dell'Università di Sydney hanno manifestato oggi contro le operazioni militari israeliane nella Striscia di Gaza. I manifestanti australiani hanno montato tende all'interno dell'università, marciando attraverso il campus con striscioni e bandiere palestinesi. (Il Sole 24 ORE)

Si reprimono, a suon di manganelli e arresti, manifestazioni e assemblee in numerose università europee e americane, dalla Columbia a Berkeley e Yale, da Firenze e Pisa a Roma e Torino, si annullano inviti e premiazioni, si sospendono insegnamenti, si proibiscono convegni, si respingono ai confini intellettuali ed esponenti politici colpevoli di solidarizzare con i palestinesi. (il manifesto)