Vaccini, Conte: “Iniziative legali contro ritardi, gravi violazioni contrattuali”

Il Fatto Quotidiano INTERNO

Se fosse confermata la riduzione del 60% delle dosi che verranno distribuite nel primo trimestre significherebbe che in Italia verrebbero consegnate 3,4 milioni di dosi anziché 8 milioni”, continua Conte.

“Finché le aziende non daranno certezze definitive”, ha invece proposto il ministro Francesco Boccia, è necessario un coordinamento permanente tra Stato e Regioni.

L’Italia ha accordi con la casa farmaceutica britannica per la consegna di 40 milioni di dosi, 16 milioni delle quali dovrebbero arrivare già entro marzo. (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altri media

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte affida ai social le sue preoccupazioni sulla questione vaccini e sui rallentamenti dovuti alla riduzione delle dosi: "Le ultime notizie che ci arrivano dalle aziende produttrici dei vaccini anti-Covid sono preoccupanti. (BolognaToday)

Fai fatica a parlarne nei giorni in cui sei costretto a centellinare i vaccini, a tenerli in frigo, a riservarli solo ai richiami e alle Rsa. Però partono le convocazioni di Antonio D’Urso: il direttore della Asl, come avevamo anticipato ieri, ha firmato i bandi per le assunzioni. (LA NAZIONE)

Alle quali si dovrebbero aggiungere gli 8,7 milioni di Pfizer (se l'azienda americana tornerà alle forniture iniziali) e il milione e 300mila di Moderna. Le prime dosi di Astrazeneca, se il vaccino avrà il via libera dell'Ema, arriveranno il 15 febbraio, poi ancora il 28 e il 15 marzo. (Rai News)

"AstraZeneca - fa sapere Riccardi, - ha effettivamente annunciato i ritardi nelle consegne, ma resta da capire come si materializzeranno. Ancora ritardi nella consegna dei vaccini. (UdineToday)

Ma dal punto di vista pratico cosa comporta questo ritardo nella consegna delle dosi? Vaccino. Vaccino Covid, quali sono le conseguenze dei ritardi. La prima conseguenza è evidente. (News Mondo)

A quel punto, la rivoluzione della campagna vaccinale immaginata fino ad oggi, sarebbe certa. Come ha spiegato Locatelli in pratica, il vaccino potrebbe essere consigliato solo per la popolazione con meno di 55 anni. (Il Messaggero)