OPEC+, raggiunto compromesso: rialzi graduali della produzione e vertici mensili

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(Teleborsa) - L'e lahanno trovato unsull'offerta di petrolio da immettere sul mercato, ma.

In particolare, ilha sfondato quota 49,5 e il46,2.

"Questa è una buona decisione in quanto ci permette di fermarci, mettere in pausa e rivedere ciò che deve essere fatto per non danneggiare il mercato", ha detto Novak.

"Ora abbiamo un accordo che ci consente di cambiare direzione - ha commenato il ministro saudita dell'energia- Dobbiamo affrontare l’incertezza, in fondo è per questo che le banche centrali si incontrano ogni mese". (Teleborsa)

Se ne è parlato anche su altri media

È stato il settimo mese consecutivo in cui l'indice è rimasto al di sopra di 50, livello che separa l'espansione dalla contrazione. Di riflesso sul listino milanese sono deboli Eni (-0,82% a 8,429 euro), Saipem (-0,57% a 2,079 euro) e Tenaris (-0,85% a 6,562 euro). (Milano Finanza)

"Si prevede inoltre di tenere una riunione mensile per rivalutare le condizioni del mercato", ha aggiunto la fonte. In particolare l'OPEC+ ha concordato il 12 aprile di ridurre la produzione di petrolio di 9,7 milioni di barili al giorno da maggio a giugno, 7,7 milioni nella seconda metà dell'anno e 5,8 milioni ulteriormente fino alla fine di aprile 2022. (Sputnik Italia)

La prossima settimana probabilmente sarà quella decisiva, nel senso che gli stessi dovranno decidere se aumentare, mantenere o diminuire la produzione di barili ogni giorno. Nel frattempo, l’attenzione rimane su quei settori denominati Megatrend che certamente nel medio lungo periodo rappresentano creazione di valore per l’economia in generale e soprattutto per i nostri portafogli. (dedalomultimedia.it)

Per Equita il titolo preferito è Eni. 2' di lettura. Restano indietro in Europa e a Piazza Affari i titoli del settore oil, mentre i Paesi dell'Opec+ cercano ancora la quadra sui tagli alla produzione. (Il Sole 24 ORE)

"Se si allenta troppo, riparte troppo. Campania, Toscana, Valle D'Aosta e la Provincia autonoma di Bolzano passano dalla zona rossa alla zona arancione. (Yahoo Finanza)

E il prezzo del Wti va sotto quota 45 dollari e scivola a 44,98 dollari al barile (-0,66%) dopo aver guadagnato l'1,08% ieri, mentre il Brent arretra dello 0,10% a 48,2 dollari al barile. Invece, le scorte di benzina sono aumentate di 3,5 milioni di barili e le scorte di distillati di 3,2 milioni di barili. (Milano Finanza)