Il petrolio festeggia: c'è l'accordo OPEC+. Cosa prevede per il 2021?

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L’aumento della produzione di gennaio manterrà il mercato del petrolio in deficit per tutto il primo trimestre.

Il gruppo, quindi, ha accettato di allentare in modo graduale i tagli alla produzione a partire da gennaio 2021.

Nello specifico, quindi, i membri OPEC+ hanno stabilito di aggiungere 500.000 barili al giorno di produzione a gennaio 2021 e di tenere riunioni mensili per decidere le mosse successive. (Money.it)

La notizia riportata su altri giornali

Nel frattempo, l’attenzione rimane su quei settori denominati Megatrend che certamente nel medio lungo periodo rappresentano creazione di valore per l’economia in generale e soprattutto per i nostri portafogli. (dedalomultimedia.it)

Tra le banche resta sorvegliata speciale Unicredit (stabile a 7,983 euro) in scia alle dimissioni annunciate dall'ad, Jean Pierre Mustier. È stato il settimo mese consecutivo in cui l'indice è rimasto al di sopra di 50, livello che separa l'espansione dalla contrazione. (Milano Finanza)

Qui si tratta, adesso che abbiamo iniziato a contenere questa seconda fase" dell'epidemia, "di tenere più bassa" la circolazione virale. Quindi stiamo ancora, come proporzione di positivi, al di sopra del 10% ed è uno degli indicatori di cui tenere conto. (Yahoo Finanza)

In particolare l'OPEC+ ha concordato il 12 aprile di ridurre la produzione di petrolio di 9,7 milioni di barili al giorno da maggio a giugno, 7,7 milioni nella seconda metà dell'anno e 5,8 milioni ulteriormente fino alla fine di aprile 2022. (Sputnik Italia)

E il prezzo del Wti va sotto quota 45 dollari e scivola a 44,98 dollari al barile (-0,66%) dopo aver guadagnato l'1,08% ieri, mentre il Brent arretra dello 0,10% a 48,2 dollari al barile. Invece, le scorte di benzina sono aumentate di 3,5 milioni di barili e le scorte di distillati di 3,2 milioni di barili. (Milano Finanza)

Per Equita il titolo preferito è Eni. 2' di lettura. Restano indietro in Europa e a Piazza Affari i titoli del settore oil, mentre i Paesi dell'Opec+ cercano ancora la quadra sui tagli alla produzione. (Il Sole 24 ORE)