Previsioni su Oro, Petrolio e Gas Naturale: Greggio Verso i 50 Dollari Dopo le Decisioni dell'OPEC+

FX Empire Italy ECONOMIA

Il DAX30 di Francoforte ha chiuso in calo del -0,45% a 13.250 punti e il CAC40 di Parigi al -0,15%.

Per questa ragione, occorrerà continuare a valutare l’andamento del gas naturale, prevedendo una soglia di supporto ai minimi di Marzo 2020, a quota 2,42 dollari.

Contro le attese, l’andamento attuale non sta riuscendo a trarre beneficio dall’arrivo della stagione invernale e i prezzi si sono contratti del 10% nelle ultime sedute. (FX Empire Italy)

Se ne è parlato anche su altri media

È stato il settimo mese consecutivo in cui l'indice è rimasto al di sopra di 50, livello che separa l'espansione dalla contrazione. Di riflesso sul listino milanese sono deboli Eni (-0,82% a 8,429 euro), Saipem (-0,57% a 2,079 euro) e Tenaris (-0,85% a 6,562 euro). (Milano Finanza)

Qui si tratta, adesso che abbiamo iniziato a contenere questa seconda fase" dell'epidemia, "di tenere più bassa" la circolazione virale. Va mantenuta dunque costantemente bassa la circolazione virale", ha ribadito. (Yahoo Finanza)

La prossima settimana probabilmente sarà quella decisiva, nel senso che gli stessi dovranno decidere se aumentare, mantenere o diminuire la produzione di barili ogni giorno. Nel frattempo, l’attenzione rimane su quei settori denominati Megatrend che certamente nel medio lungo periodo rappresentano creazione di valore per l’economia in generale e soprattutto per i nostri portafogli. (dedalomultimedia.it)

In particolare l'OPEC+ ha concordato il 12 aprile di ridurre la produzione di petrolio di 9,7 milioni di barili al giorno da maggio a giugno, 7,7 milioni nella seconda metà dell'anno e 5,8 milioni ulteriormente fino alla fine di aprile 2022. (Sputnik Italia)

Ma alcuni Paesi stanno spingendo per aumentare i volumi nel 2021, portando l'aumento del prezzo del Brent come motivazione. Per Equita il titolo preferito è Eni. 2' di lettura. Restano indietro in Europa e a Piazza Affari i titoli del settore oil, mentre i Paesi dell'Opec+ cercano ancora la quadra sui tagli alla produzione. (Il Sole 24 ORE)

E il prezzo del Wti va sotto quota 45 dollari e scivola a 44,98 dollari al barile (-0,66%) dopo aver guadagnato l'1,08% ieri, mentre il Brent arretra dello 0,10% a 48,2 dollari al barile. Un'intesa su questa linea segnerebbe un compromesso tra alcuni dei maggiori produttori mondiali che si incontreranno oggi per formalizzare un accordo. (Milano Finanza)