Petrolio, Opec e Russia trovano l'accordo sui tagli. E il mercato rimbalza

la Repubblica ECONOMIA

Petrolio, Opec e Russia hanno trovato un nuovo accordo sui tagli alla produzione, nel tentativo di sostenere il prezzo del greggio.

La Russia, secondo una dichiarazione del ministro dell'Energia Aleksandr Novak ha subito messo le meni avanti: a Mosca tocca un aumento di 125 mila barili.

L'Arabia Saudita, appoggiata dalla maggior parte dei paesi Opec, voleva un prolungamento dei tagli alla produzione per altri tre mesi. (la Repubblica)

Su altri media

Il titolo preferito da Equita nel settore è Eni. Ma alcuni Paesi stanno spingendo per aumentare i volumi nel 2021, portando l'aumento del prezzo del Brent come motivazione. (Il Sole 24 ORE)

Va mantenuta dunque costantemente bassa la circolazione virale", ha ribadito. "Se si allenta troppo, riparte troppo. (Yahoo Finanza)

Ed è da questa decisione che dipenderà l’oscillazione del prezzo dell’oro nero attualmente intorno ai 44 dollari al barile. La prossima settimana probabilmente sarà quella decisiva, nel senso che gli stessi dovranno decidere se aumentare, mantenere o diminuire la produzione di barili ogni giorno. (dedalomultimedia.it)

Invece, le scorte di benzina sono aumentate di 3,5 milioni di barili e le scorte di distillati di 3,2 milioni di barili. Un'intesa su questa linea segnerebbe un compromesso tra alcuni dei maggiori produttori mondiali che si incontreranno oggi per formalizzare un accordo. (Milano Finanza)

"Si prevede inoltre di tenere una riunione mensile per rivalutare le condizioni del mercato", ha aggiunto la fonte. In particolare l'OPEC+ ha concordato il 12 aprile di ridurre la produzione di petrolio di 9,7 milioni di barili al giorno da maggio a giugno, 7,7 milioni nella seconda metà dell'anno e 5,8 milioni ulteriormente fino alla fine di aprile 2022. (Sputnik Italia)

È stato il settimo mese consecutivo in cui l'indice è rimasto al di sopra di 50, livello che separa l'espansione dalla contrazione. Di riflesso sul listino milanese sono deboli Eni (-0,82% a 8,429 euro), Saipem (-0,57% a 2,079 euro) e Tenaris (-0,85% a 6,562 euro). (Milano Finanza)