Un patentino rilasciato dopo il vaccino anti-Covid, l’ipotesi di Speranza

VoceControCorrente.it SALUTE

Vogliono ridurre il cittadino a una patente a punti: se sono un bravo cittadino ho più punti.

“Vogliono ridurre il cittadino a una patente a punti”. “Un patentino informatico per i vaccinati?

Per quanto riguarda la data di distribuzione in Italia del vaccino, si parla orientativamente di fine gennaio.

Vaccini, patentini e tracciamento. Oltre al patentino, chi avrà fatto il vaccino sarà tracciato e inserito in un database per monitorare eventuali effetti collaterali. (VoceControCorrente.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Ora, con questi risultati, è più probabile che avremo bisogno dei dati degli Stati Uniti”. Pfizer e Moderna hanno entrambi annunciato che i loro vaccini sono efficaci al 95% e al 94,5% nella prevenzione della malattia. (Forbes Italia)

Insomma un piano italiano che ci dovrebbe essere ma che invece ancora non c’è. "Gli studi inizieranno probabilmente verso aprile 2021, con la sperimentazione nei bambini", ha spiegato all'Ansa Antonella Viola, direttore scientifico dell’Istituto di Ricerca Pediatrica-Città della Speranza di Padova. (iLMeteo.it)

Il problema è che nessuno di questi dettagli era stato divulgato nelle dichiarazioni originali di Astra o Oxford. Quindi lo studio dovrebbe essere di tipo biologico, ossia sulla risposta del sistema immunitario, e non un ritorno indietro al trial clinico". (Il Messaggero)

Non è mai stata messa in dubbio la sicurezza del vaccino, in alcun modo. Non la spaventa il fatto che sul suo vaccino serva una nuova analisi? (ilGiornale.it)

Per ora le dichiarazioni sulla loro efficacia hanno alimentato dubbi e confusione. Abbiamo provato a fare chiarezza sull’iter dei vaccini con l’aiuto di Sergio Abrignani, ordinario di Patologia generale all’Università Statale di Milano e direttore dell’Istituto nazionale di genetica molecolare «Romeo ed Enrica Invernizzi». (Corriere della Sera)

Tuttavia, i dati di fase 2 del vaccino di Oxford, che sono stati pubblicati sull'autorevole rivista Lancet, dimostrano una potente attivazione immunitaria in tutte le età, anche negli anziani. L'entusiasmo sull'efficacia del vaccino di Oxford e AstraZeneca - che sembra offrire una migliore protezione nel dosaggio più basso - è stato in parte stemperato dall'ammissione, da parte della casa farmaceutica, di un iniziale errore "per difetto" nella somministrazione. (Focus)