Vaccino anti-Covid, più della metà degli italiani non vuole che sia obbligatorio

Fanpage.it SALUTE

Aumenta di molto la quota degli incerti: i cittadini che oggi non sanno decidere sono il 24,3%, erano il 4,6% tre settimane fa.

Nel frattempo il commissario ha annunciato che ci sono già 300 presidi pronti su tutto il territorio nazionale per la somministrazione del vaccino, quando arriverà.

Cala leggermente anche la quota di persone che non vorrebbero farsi somministrare il vaccino, erano il 26,6%, ora sono il 23,4%. (Fanpage.it)

Ne parlano anche altre fonti

È tra i volontari della sperimentazione di Astrazeneca e dell'università di Oxford. Aspettiamo di conoscere i dati ma non è in dubbio la sicurezza nemmeno del loro vaccino». (ilGiornale.it)

Ora, con questi risultati, è più probabile che avremo bisogno dei dati degli Stati Uniti”. “Non ti dirò che ci aspettavamo che l’efficacia fosse maggiore”, ha detto Pascal Soriot a Bloomberg . (Forbes Italia)

Tuttavia, i dati di fase 2 del vaccino di Oxford, che sono stati pubblicati sull'autorevole rivista Lancet, dimostrano una potente attivazione immunitaria in tutte le età, anche negli anziani. L'entusiasmo sull'efficacia del vaccino di Oxford e AstraZeneca - che sembra offrire una migliore protezione nel dosaggio più basso - è stato in parte stemperato dall'ammissione, da parte della casa farmaceutica, di un iniziale errore "per difetto" nella somministrazione. (Focus)

Entro poche settimane arriveranno molto probabilmente le prime dosi di vaccino anti-Covid. Abbiamo provato a fare chiarezza sull’iter dei vaccini con l’aiuto di Sergio Abrignani, ordinario di Patologia generale all’Università Statale di Milano e direttore dell’Istituto nazionale di genetica molecolare «Romeo ed Enrica Invernizzi». (Corriere della Sera)

Sono emersi diversi dubbi nella comunità scientifica dopo la presentazione dei risultati di fase 3 del vaccino sviluppato in collaborazione con l'Università di Oxford. Quindi lo studio dovrebbe essere di tipo biologico, ossia sulla risposta del sistema immunitario, e non un ritorno indietro al trial clinico". (Il Messaggero)

L’avvento della pandemia non poteva che indirizzare gli sforzi in questa direzione, ma al momento i rischi sembrano essere stati arginati. (Punto Informatico)