Chi sono le persone che non potranno ricevere il vaccino per il Covid?

L'Occhio SALUTE

Considerando però che molto persone potrebbero non ricevere il vaccino a causa delle loro condizioni di salute, i tempi potrebbero allungarsi di più.

Il vaccino per il Covid è in arrivo ma non tutti ne potranno usufruire.

Chi sono le persone che non potranno ricevere il vaccino. Ci sono persone che, per problemi legati alla propria salute o per malattie/patologie pregresse non possono essere vaccinate. (L'Occhio)

Su altre testate

È tra i volontari della sperimentazione di Astrazeneca e dell'università di Oxford. Non la spaventa il fatto che sul suo vaccino serva una nuova analisi? (ilGiornale.it)

Anche in Europa l’allarme era salito ed ora emerge il tentativo da parte di cracker coreani di accedere ai sistemi di AstraZeneca per tentare presumibilmente di entrare in possesso di informazioni fondamentali per l’elaborazione del vaccino a cui il gruppo stava dichiaratamente lavorando. (Punto Informatico)

Quindi lo studio dovrebbe essere di tipo biologico, ossia sulla risposta del sistema immunitario, e non un ritorno indietro al trial clinico". (Teleborsa) - Il vaccino anti Covid-19 di AstraZeneca ha bisogno di una sperimentazione aggiuntiva. (Il Messaggero)

L'assenza di anziani in questo gruppo potrebbe aver influito sui dati di efficacia, perché il sistema immunitario degli anziani è notoriamente meno responsivo ai vaccini. Tuttavia, i dati di fase 2 del vaccino di Oxford, che sono stati pubblicati sull'autorevole rivista Lancet, dimostrano una potente attivazione immunitaria in tutte le età, anche negli anziani. (Focus)

questo è il tasso di efficacia del vaccino Covid AstraZeneca tra le persone che ne hanno ricevuto due dosi complete, secondo quanto annunciato dall’azienda lunedì. Ora, con questi risultati, è più probabile che avremo bisogno dei dati degli Stati Uniti”. (Forbes Italia)

Entro poche settimane arriveranno molto probabilmente le prime dosi di vaccino anti-Covid. Abbiamo provato a fare chiarezza sull’iter dei vaccini con l’aiuto di Sergio Abrignani, ordinario di Patologia generale all’Università Statale di Milano e direttore dell’Istituto nazionale di genetica molecolare «Romeo ed Enrica Invernizzi». (Corriere della Sera)