Perché in Germania è partito l’assalto ai medici per il vaccino AstraZeneca

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Perché la situazione italiana, per il momento, è molto diversa. Di segno contrario la situazione in Italia, dove AstraZeneca non va esattamente a ruba.

Dall’altra l’assalto ai medici, in Germania.

editato in: da. Il vaccino AstraZeneca ora è talmente richiesto che rischiano di non bastare più le quantità ordinate.

Perché in Germania AstraZeneca va a ruba, chi lo vuole e cosa c’entrano i medici. È andata così: il governo federale e i Laender (enti simili alle regioni italiane, ma con maggiore indipendenza dallo stato centrale) hanno inaugurato il via libera. (QuiFinanza)

Su altre fonti

Il mix tra vaccini anti-Covid AstraZeneca-Pfizer per la prima e la seconda dose sarebbe sicuro. "Davvero non credo sia cosa di poco conto, o cosa per la quale non valga la pena avviare una nuova veloce sperimentazione (Adnkronos)

Aspetterei e, se possibile, continuerei con lo schema omogeneo: prima e seconda dose uguali» Si può fare il richiamo con un altro siero (Pfizer o Moderna) oppure non è sicuro? (ilmessaggero.it)

I sintomi sono scomparsi entro 48 ore, ha detto Snape. È possibile che le reazioni alla miscelazione dei vaccini siano più gravi nei gruppi più giovani, che generalmente ottengono più effetti collaterali, ha continuato Snape (Business Insider Italia)

Al Centro-sud il 66,5% delle scorte AstraZeneca in frigo. Nel Mezzogiorno la diffidenza verso AstraZeneca continua a essere più diffusa rispetto al resto del territorio italiano, soprattutto in Sicilia (61% di dosi inoculate rispetto a quelle ricevute), Basilicata (66%) e Calabria (70%). (Il Sole 24 ORE)

Salvini è accusato di avere tenuto, nel luglio del 2019, per diversi giorni, 131 migranti a bordo dalla nave della Guardia costiera 'Gregoretti'. Perché, secondo l'accusa, trattenere a bordo i migranti per 5 giorni "non fu un atto illegittimo". (Yahoo Notizie)

E quali sono le conseguenze se un paziente rifiuta la seconda dose? Aspetterei e, se possibile, continuerei con lo schema omogeneo: prima e seconda dose uguali» (ilmessaggero.it)