Vaccino Covid, i dubbi sui risultati di Oxford-AstraZeneca e il nuovo test (che è una buona notizia)

Corriere della Sera ECONOMIA

È stato il capo dell’iniziativa federale per il vaccino federale (non l’azienda) a rivelare per primo che i risultati più promettenti del vaccino non corrispondevano ai dati delle persone anziane».

Quello di AstraZeneca e Università di Oxford è stato il terzo ad essere annunciato, dopo i ritrovati di Pfizer e Moderna.

Tutto questo, secondo il Nyt, riduce la probabilità di una autorizzazione in tempi brevi per il vaccino negli Stati Uniti (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri media

(Teleborsa) - Il vaccino anti Covid-19 di AstraZeneca ha bisogno di una sperimentazione aggiuntiva. Il problema è che nessuno di questi dettagli era stato divulgato nelle dichiarazioni originali di Astra o Oxford. (Il Messaggero)

Le SPERIMENTAZIONI non sono ancora iniziate, ecco perché. Arriverà il VACCINO contro il COVID per i BAMBINI? Insomma un piano italiano che ci dovrebbe essere ma che invece ancora non c’è. (iLMeteo.it)

Ora, con questi risultati, è più probabile che avremo bisogno dei dati degli Stati Uniti”. Pfizer e Moderna hanno entrambi annunciato che i loro vaccini sono efficaci al 95% e al 94,5% nella prevenzione della malattia. (Forbes Italia)

Anche in Europa l’allarme era salito ed ora emerge il tentativo da parte di cracker coreani di accedere ai sistemi di AstraZeneca per tentare presumibilmente di entrare in possesso di informazioni fondamentali per l’elaborazione del vaccino a cui il gruppo stava dichiaratamente lavorando. (Punto Informatico)

Non è mai stata messa in dubbio la sicurezza del vaccino, in alcun modo. È tra i volontari della sperimentazione di Astrazeneca e dell'università di Oxford. (ilGiornale.it)

Tuttavia, i dati di fase 2 del vaccino di Oxford, che sono stati pubblicati sull'autorevole rivista Lancet, dimostrano una potente attivazione immunitaria in tutte le età, anche negli anziani. L'assenza di anziani in questo gruppo potrebbe aver influito sui dati di efficacia, perché il sistema immunitario degli anziani è notoriamente meno responsivo ai vaccini. (Focus)