Mutui, conviene il tasso fisso o il variabile?

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Mutui, conviene il tasso fisso o il variabile? a cura della redazione Economia Nelle ultime settimane gli indici di riferimento dei variabili sono diventati più cari di quelli fissi. Anche sul mercato la forbice si è ristretta e per gli addetti ai lavori è ormai fatto il sorpasso. Ecco come si muove la domanda. E torna forte la surroga (la Repubblica)

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A impattare su questo cambio di rotta è la crescita degli indici Euribor e IRS relativa all’ultimo trimestre dell’anno scorso, spingendo i potenziali mutuatari a optare per il mutuo a tasso fisso accantonando quello variabile, ormai persino più caro. (PMI.it)

Per anni, il tasso variabile, è stata la formula più amata e più inseguita da chi ha dovuto sottoscrivere un mutuo per acquistare casa o semplicemente per avere un prestito. Ma ora lo scenario sta rapidamente cambiando. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

UNA SCELTA FORSE VINCENTE – “L’impennata dei tassi e la convergenza tra fisso e variabile ha compresso nel 2023 le richieste di mutui a tasso variabile che a gennaio rappresentavano solo il 13% del totale, un crollo rispetto al 60-70% dell'estate scorsa, sommando variabile puro e variabile con cap. (Sky Tg24 )

Ma la novità assoluta è un'altra: con l’Euribor salito al 2,57% e il tasso Eurirs a 30 anni al 2,37%, il mutuo variabile a parità di spread costa di più: un sorpasso storico rispetto al fisso, non accadeva dal 2008. (ilgazzettino.it)

La soluzione da adottare per evitare una rata alle stelle. Per allontanare l’incubo mutui dopo la BCE, una soluzione potrebbe essere un mutuo a tasso variabile con CAP. (Proiezioni di Borsa)

Il 2023 si prospetta, senza dubbio, come un anno particolarmente complicato per le famiglie che hanno contratto un mutuo. La Bce, nel corso del meeting di febbraio, ha deciso di alzare di altri 50 punti base i tassi ed ha annunciato che una misura simile sarà presa anche nel corso del mese di marzo. (Finanza.com)