L’effetto dei tassi in crescita sulle richieste di mutui e sulle rate

Tempi.it ECONOMIA

In Italia nel 2022 sono calate le domande di mutuo. La flessione registrata è pari al 21 per cento rispetto all’anno precedente, ma salgono i volumi, che l’anno scorso hanno toccato il massimo degli ultimi anni con un importo medio di 143.000 euro circa, in crescita del 5,2 per cento. La domanda è stata penalizzata fondamentalmente per due motivi: aumento dei tassi di interesse e minore apertura delle famiglie al ricorso al credito per via del clima di insicurezza sul fronte geopolitico e macroeconomico. (Tempi.it)

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/10 IPA/Fotogramma (Sky Tg24 )

A impattare su questo cambio di rotta è la crescita degli indici Euribor e IRS relativa all’ultimo trimestre dell’anno scorso, spingendo i potenziali mutuatari a optare per il mutuo a tasso fisso accantonando quello variabile, ormai persino più caro. (PMI.it)

Ma ora lo scenario sta rapidamente cambiando. Mutui, inflazione e Bce Fisso o variabile? L'Euribor e lrs Cosa conviene fare? Facciamo qualche esempio Mutui, inflazione e Bce Tutta colpa dell’inflazione, che ha rialzato la testa, e della Bce che ha aumentato il costo del denaro. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Il 2023 si prospetta, senza dubbio, come un anno particolarmente complicato per le famiglie che hanno contratto un mutuo. La Bce, nel corso del meeting di febbraio, ha deciso di alzare di altri 50 punti base i tassi ed ha annunciato che una misura simile sarà presa anche nel corso del mese di marzo. (Finanza.com)

Per allontanare l’incubo mutui dopo la BCE, una soluzione potrebbe essere un mutuo a tasso variabile con CAP. La soluzione da adottare per evitare una rata alle stelle. (Proiezioni di Borsa)

A fare i calcoli è la Fabi che in un rapporto sull'impatto del rialzo del costo del denaro al 3% appena deciso dalla Bce, fa il punto su come è cambiato il credito alle famiglie del nostro Paese e come potrebbero evolvere i tassi d'interesse. (ilgazzettino.it)