Ubs-Credit Suisse: non è una fusione ma un salvataggio con soldi pubblici

ilGiornale.it ECONOMIA

Ci vorrà ancora del tempo prima di capire se il salvataggio di Credit Suisse sia stata solo una mossa disperata che, prima o poi, presenterà il conto a tutti. La reazione di ieri delle Borse non fa testo: seduta nervosa, partita malissimo con gli indici collassati di un paio di punti percentuali prima del recupero finale (+1,6% Milano, +1% lo Stoxx600) favorito dalle parole rassicuranti arrivate dai governi, dalla Bce e dalle autorità di regolamentazione. (ilGiornale.it)

La notizia riportata su altri giornali

Resterà solo da capire, allora, chi comanderà realmente nella Confederazione: il governo o l’amministratore delegato della banca più grande? Di certo la nuova entità esordirà con 120 mila dipendenti e a vigilare su di essa, oltre che sulle altre 240 banche svizzere, sarà un’autorità con poco più di cinquecento dipendenti: portieri e custodi inclusi. (Corriere della Sera)

Dalla stagione 2021/22, la banca ha prestato il suo nome al massimo campionato di calcio svizzero, la Credit Suisse Super League. La virtuale scomparsa del colosso bancario - acquisito da Ubs - minaccia anche lo sport elvetico, e non solo, vista la grande quantità di sponsorizzazioni avviate nel corso degli ultimi decenni a iniziare dal calcio. (Adnkronos)

I mercati, comunque, non hanno beneficiato delle rassicurazione delle banche centrali e hanno aperto la nuova settimana con cali generalizzati (qui le variazioni dei listini in tempo reale). (Corriere della Sera)

Si parla, infatti, di un avvio di seduta in netto calo per il mercato azionario. Il salvataggio di Credit Suisse da parte di Ubs non è riuscito a evitare un'apertura debole dei mercati questa mattina. (Liberoquotidiano.it)

Quanto questa calma sia apparente o reale, si capire nei prossimi giorni. Dopo una mattinata difficile per i mercati chiamati a smaltire l’acquisizione forzata di Credit Suisse da parte di Ubs, a metà seduta era già scattato il sereno sui listini europei. (ilmessaggero.it)

La fine dei bond AT1 del Credit Suisse preoccupa gli investitori. Il salvataggio architettato attraverso Ubs prevede un sostegno straordinario dello Stato, che si traduce in 100 miliardi di liquidità dalla Banca nazionale svizzera e 9 miliardi di garanzie del governo per far fronte a eventuali perdite legate alla banca salvata. (L'HuffPost)