Antifascismo, la destra raccolga la sfida

Antifascismo, la destra raccolga la sfida
L'Eco di Bergamo INTERNO

Liberazione vuol dire Resistenza, partiti del Cln (cattolici, comunisti, socialisti, liberali e laici), quindi Costituzione: il punto di approdo della lotta armata dei partigiani e di fondazione dell’Italia democratica. La Costituzione del ’48 non sarà la più bella del mondo, ma è ciò che di meglio abbiamo saputo fare. Quest’anno, poi, la ricorrenza coincide con alcuni anniversari pieni: l’assassinio di Giacomo Matteotti (’24), la strage delle Fosse Ardeatine da parte dei nazifascisti (’44), la morte di Alcide De Gasperi (’54). (L'Eco di Bergamo)

Ne parlano anche altri media

Antifascismo militante, resistenziale e rammemorante, ogni 25 aprile. La data fondativa — per utilizzare un termine giustamente impiegato ieri dal presidente Mattarella — delle nostre libertà democratiche, il cuore della religione civile repubblicana. (la Repubblica)

Gustavo Zagrebelsky ebbe a dire in un suo intervento che siamo «quasi al punto zero della democrazia». Sono vicine al traguardo riforme costituzionali che segneranno per decenni il nostro futuro e la qualità della democrazia italiana. (La Stampa)

Non c’è solo una ragione identitaria nell’espulsione della parola “antifascismo” dal vocabolario della presidente del Consiglio. La destra postfascista si rifiuta di riconoscere l’antifascismo non soltanto perché resta fedele alla propria radice politica ma anche perché sulla Resistenza si fonda la Repubblica democratica che i nostri governanti vogliono cambiare. (la Repubblica)

Ma quali sono i valori condivisi della repubblica?

La Costituzione nasce dalla resistenza al nazifascismo e vieta la ricostituzione del fascismo. L’antifascismo è il midollo della Costituzione e della repubblica. Ci sono gli antifascisti che lottano per difendere e attuare la Costituzione pagando anche prezzi enormi, non solo per mani fasciste ma anche degli antifascisti traditori. (Il Fatto Quotidiano)

Uno dei più illustri giuristi del XX secolo, Costantino Mortati, disse che “la forza di rottura, potenzialmente contenuta nel testo costituzionale, non ha trovato energie sufficienti per metterla in opera”. (Il Fatto Quotidiano)

Il corollario è che la nostra democrazia è nata dalla Resistenza, la nostra Costituzione è antifascista, dunque non si può governare il nostro Paese o rappresentarlo senza un preciso, inequivocabile atto di fede nei confronti della religione antifascista. (Marcello Veneziani)