Titoli oil sotto pressione, proseguono le trattative Opec sui tagli

Il Sole 24 ORE ECONOMIA

Ma alcuni Paesi stanno spingendo per aumentare i volumi nel 2021, portando l'aumento del prezzo del Brent come motivazione.

Il titolo preferito da Equita nel settore è Eni.

Per Equita il titolo preferito è Eni di Chiara Di Cristofaro. (Reuters). I Paesi produttori sono divisi sulle strategie da portare avanti nei prossimi mesi.

Per Equita il titolo preferito è Eni. 2' di lettura. Restano indietro in Europa e a Piazza Affari i titoli del settore oil, mentre i Paesi dell'Opec+ cercano ancora la quadra sui tagli alla produzione. (Il Sole 24 ORE)

La notizia riportata su altri media

Campania, Toscana, Valle D'Aosta e la Provincia autonoma di Bolzano passano dalla zona rossa alla zona arancione. Quindi stiamo ancora, come proporzione di positivi, al di sopra del 10% ed è uno degli indicatori di cui tenere conto. (Yahoo Finanza)

Un'intesa su questa linea segnerebbe un compromesso tra alcuni dei maggiori produttori mondiali che si incontreranno oggi per formalizzare un accordo. E il prezzo del Wti va sotto quota 45 dollari e scivola a 44,98 dollari al barile (-0,66%) dopo aver guadagnato l'1,08% ieri, mentre il Brent arretra dello 0,10% a 48,2 dollari al barile. (Milano Finanza)

Gli stati membri dell'OPEC+ hanno concordato un aumento mensile della produzione di petrolio, ha riferito a Sputnik una fonte di una delle delegazioni. "Si prevede inoltre di tenere una riunione mensile per rivalutare le condizioni del mercato", ha aggiunto la fonte. (Sputnik Italia)

Di riflesso sul listino milanese sono deboli Eni (-0,82% a 8,429 euro), Saipem (-0,57% a 2,079 euro) e Tenaris (-0,85% a 6,562 euro). Tra le banche resta sorvegliata speciale Unicredit (stabile a 7,983 euro) in scia alle dimissioni annunciate dall'ad, Jean Pierre Mustier. (Milano Finanza)

Ed è da questa decisione che dipenderà l’oscillazione del prezzo dell’oro nero attualmente intorno ai 44 dollari al barile. La prossima settimana probabilmente sarà quella decisiva, nel senso che gli stessi dovranno decidere se aumentare, mantenere o diminuire la produzione di barili ogni giorno. (dedalomultimedia.it)

Petrolio, Opec e Russia hanno trovato un nuovo accordo sui tagli alla produzione, nel tentativo di sostenere il prezzo del greggio. L'Arabia Saudita, appoggiata dalla maggior parte dei paesi Opec, voleva un prolungamento dei tagli alla produzione per altri tre mesi. (la Repubblica)