Dopo il bis c’è il Ristori-ter

InvestireOggi.it ECONOMIA

E’ stato approvato, nel Consiglio dei Ministri del 20 novembre 2020, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro dell’economia e delle finanze Roberto Gualtieri, un nuovo decreto-legge che introduce altre misure finanziarie urgenti connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19.

decreto Ristori-ter, che segue il Ristori ed il Ristori-bis.

Attendiamo, comunque, la pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale per conoscere il dettaglio delle nuove misure in esso contenute. (InvestireOggi.it)

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Inoltre, l’Agenzia delle Entrate trasmetterà le informazioni relative alle istanze e ai contributi erogati anche alla Guardia di Finanza e al Ministero dell’Interno. (Money.it)

Per coloro che avessero già presentato la domanda per il contributo a fondo perduto previsto dal decreto Rilancio, riceveranno in automatico l'accredito delle somme sul conto corrente. Tutte le informazioni utili per l'accesso ai contributi a fondo perduto nella guida dell'Agenzia Entrate "I contributi a fondo perduto per i settori economici con nuove restrizioni" aggiornata a novembre 2020. (AteneoWeb)

Per inoltrare la richiesta si usa l’apposito Modello predisposto dall’Agenzia delle Entrate (“Istanza per il riconoscimento del contributo a fondo perduto decreti ristori e ristori bis” per l’indennizzo degli operatori colpiti dalla chiusura). (QuiFinanza)

Inutile a provare di fare i furbi perché l’Agenzia delle Entrate ha già sotto controllo la situazione fin dalla presentazione della domanda. Perciò inutile fare i furbi per ottenere i ristori a fondo perduto. (Proiezioni di Borsa)

Per un acquisto di 10.000 euro + IVA, il contributo copre solo i 10.000 euro e non anche l’IVA. Contributo fondo perduto ristorazione: importo minimo e massimo. (Investire Oggi)

Dal 20 novembre e fino al 15 gennaio 2021, è possibile inviare le domande di accesso ai contributi a fondo perduto previsti dai decreti “Ristori” e “Ristori bis” per i contribuenti che non avevano presentato l’istanza al precedente contributo previsto dal decreto “Rilancio”. (Fiscoetasse)