Tassa COVID sugli scontrini di parrucchieri ed estetisti e aumento prezzo caffè al bar

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Si tratta di aumenti che vanno dal 53% di Milano al 21% di Firenze, passando per il 36% di Roma.

Non solo COVID Tax ma anche rincari. Codacons oltre alla Tassa COVID denuncia anche rincari abbastanza pesanti imposti non solo dagli stessi parrucchieri ma anche in diversi bar.Per i parrucchieri di rilevano aumenti del 25% con punte che arrivano, però, anche al 66%.

Tassa COVID sugli scontrini. Si tratta di una “tassa” che alcuni esercenti stanno applicando ai propri clienti nello scontrino come titolo di partecipazione per le sanificazioni e la messa in sicurezza dei negozi. (Notizie Ora)

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Chi non versa tale ‘tassa’ e non acquista il kit, non può sottoporsi ai trattamenti, sempre per le esigenze legate al Covid”. Lo scrive il Codacons, che riceve da giorni segnalazioni dei consumatori circa rincari e voci di spesa originali applicati dagli esercenti. (AbruzzoLive)

La tassa Covid sarebbe un surplus richiesto per contribuire alla spese di sanificazione e messa in sicurezza dei locali. Ti potrebbe anche interessare: Assembramenti per aperitivi e feste fino a tarda notte nella città italiana (Caffeina Magazine)

Parrucchieri ed estetiste sono stati i più esposti alla crisi e ora stanno affrontando costi supplementari. L’aumento va da due a dieci euro, sotto la voce di tassa Covid, contributo sanificazione, presidio Covid. (Corriere della Sera)

"Numerosi consumatori hanno denunciato un sovrapprezzo, mediamente dai 2 ai 4 euro, applicato in particolare da parrucchieri e centri estetici ai propri clienti- afferma il presidente Carlo Rienzi -. 23 maggio 2020 a. (Liberoquotidiano.it)

L’associazione dei consumatori è scesa ancora una volta in campo facendosi carico di numerose segnalazioni di clienti che si sono ritrovati degli “aggravi” dai 2 ai 4 euro sullo scontrino con tanto di dicitura “contributo Covid-19“. (Virgilio Notizie)

COSENZA – Spunta in Italia la ‘tassa Covid‘, un balzello dai 2 ai 4 euro applicato dagli esercenti ai propri clienti, e inserito direttamente come sovraprezzo nello scontrino, per finanziare i maggiori costi sostenuti dagli esercizi commerciali a causa del coronavirus. (Quotidiano online)