Roberto Papa, presidente dell'Associazione, ha aggiunto che "la ripartenza dei centri estetici è stata dura, non hanno avuto nessun aiuto, non hanno aumentato i prezzi e non accettano di essere infangati con tali falsità. Ma per i diretti interessati si tratta di dati falsi, la tassa sarebbe applicata solo da una minima parte di imprenditori del settore. "Che Codacons, da un solo scontrino faccia partire una denuncia nazionale di tale portata…
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Si tratta di aumenti che vanno dal 53% di Milano al 21% di Firenze, passando per il 36% di Roma. Non solo COVID Tax ma anche rincari. Codacons oltre alla Tassa COVID denuncia anche rincari abbastanza pesanti imposti non solo dagli stessi parrucchieri ma anche in diversi bar.Per i parrucchieri di rilevano aumenti del 25% con punte che arrivano, però, anche al 66%. Tassa COVID sugli scontrini. Si tratta di una “tassa” che alcuni esercenti stanno applicando ai propri…
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"Numerosi consumatori hanno denunciato un sovrapprezzo, mediamente dai 2 ai 4 euro, applicato in particolare da parrucchieri e centri estetici ai propri clienti- afferma il presidente Carlo Rienzi -. Un balzello inserito in scontrino con la voce 'Covid', e che sarebbe imposto come contributo obbligatorio per sostenere le spese degli esercenti per sanificazione e messa in sicurezza dei locali". 23 maggio 2020 a.
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Abbiamo anche registrato casi di centri estetici che obbligano i clienti ad acquistare in loco un kit monouso costituito da kimono e ciabattine, alla modica cifra di 10 euro – aggiunge Rienzi – e chi non versa tale “tassa” e non acquista il kit, non può sottoporsi ai trattamenti, sempre per le esigenze legate al Covid”. COSENZA – Spunta in Italia la ‘tassa Covid‘, un balzello dai 2 ai 4 euro applicato dagli esercenti ai propri clienti, e inserito direttamente come sovraprezzo…
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L’associazione dei consumatori è scesa ancora una volta in campo facendosi carico di numerose segnalazioni di clienti che si sono ritrovati degli “aggravi” dai 2 ai 4 euro sullo scontrino con tanto di dicitura “contributo Covid-19“. Incredibile ma vero almeno stando alla denuncia da parte del Codacons. Chi non versare tale “tassa” e non acquista il kit, non può sottoporsi ai trattamenti, sempre per le esigenze legate al Covid”.
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Chi non versa tale ‘tassa’ e non acquista il kit, non può sottoporsi ai trattamenti, sempre per le esigenze legate al Covid”. “Un balzello inserito in scontrino con la voce “Covid” e che sarebbe imposto come contributo obbligatorio per sostenere le spese degli esercenti per sanificazione e messa in sicurezza dei locali”. Lo scrive il Codacons, che riceve da giorni segnalazioni dei consumatori circa rincari e voci di spesa originali applicati dagli esercenti.
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Così Aldo Cursano, Vicepresidente Vicario di Fipe – Federazione Italiana Pubblici Esercizi, commenta in una nota le recenti notizie sul rincaro dei prezzi del caffè nei bar. In questo momento i pubblici esercizi hanno un’unica priorità: riportare le persone nei locali garantendo loro il massimo della sicurezza e della convenienza. Fipe: «Su rincari polverone, lottiamo per sopravvivere» – «Prima untori, ora speculatori.
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La tassa Covid sarebbe un surplus richiesto per contribuire alla spese di sanificazione e messa in sicurezza dei locali. Lo scrive il Codacons, che riceve da giorni segnalazioni dei consumatori italiani circa rincari e voci di spesa originali applicati dagli esercenti. Ti potrebbe anche interessare: Assembramenti per aperitivi e feste fino a tarda notte nella città italiana La denuncia del Codacons, riportata dal Sole 24 Ore, lancia l’allarme sul rincaro dei prezzi nella fase 2 del…
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Ma non riguardano soltanto loro. Le email, spesso accompagnate dagli scontrini incriminati, riguardano perlopiù l’attività di parrucchieri ed estetiste, che aggiungono al conto balzelli variabili per compensare le spese di messa a norma dei locali. Parrucchieri ed estetiste sono stati i più esposti alla crisi e ora stanno affrontando costi supplementari. L’aumento va da due a dieci euro, sotto la voce di tassa Covid, contributo sanificazione, presidio Covid.
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I rincari nei bar. Le denunce contro i rincari nei bar e ristoranti sono giunti a Codacons all'indomani della riapertura. Come la tassa covid, un "contributo solidale" obbligatorio comparso sullo scontrino di centri estetici e parrucchieri. – aggiunge Rienzi – Chi non versa tale "tassa" e non acquista il kit, non può sottoporsi ai trattamenti, sempre per le esigenze legate al Covid". Abbiamo anche registrato casi di centri estetici che obbligano i clienti ad…
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Fornito da Il Gazzettino. Denunce sono già state inoltrate, seguiranno i controlli di Guardia di Finanza e vigili urbani. Le segnalazioni non si contano: i consumatori sottolineano rincari e voci di spesa originali applicati dagli esercenti. Si va da 2 a 4 euro, rubricato, nel caso sia indicato nello scontrino come "contributo Covid". Fornito da Il Gazzettino. Fornito da Il Gazzettino Anthology Spunta la "tassa Covid": da 2 a 4 euro in più per…
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‘Tassa Covid’ in Italia: la novità è di questi giorni ma è assolutamente illecita. Ed è per questo che il Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori ha già presentato denuncia alla Guardia di Finanza e all’Antitrust. Spunta la ‘tassa Covid‘ in Italia. L’iniziativa presa da diverse attività è stata già denunciata dal Codacons alla Guardia di Finanza e all’Antitrust.
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Su twitter c’è chi dice che anche in Germania e Francia ci sono contributi aggiuntivi da barbieri e parrucchieri: “Abbiamo anche registrato – aggiunge Rienzi – casi di centri estetici che obbligano i clienti ad acquistare in loco un kit monouso costituito da kimono e ciabattine, alla modica cifra di 10 euro – aggiunge Rienzi – Chi non versa tale “tassa” e non acquista il kit, non può sottoporsi ai trattamenti, sempre per le esigenze legate al Covid”.
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Dai centri estetici ai bar, passando per i negozi, la cosiddetta “tassa Covid-19” si sta diffondendo ovunque, gonfiando i prezzi di prodotti e servizi. Secondo quanto denuncia il Codacons, “a Milano la classica tazzina consumata al bancone arriva a costare fino 2 euro. Codacons denuncia aumenti medi del 25%, ad esempio, per tagli di capelli e messe in piega, ma anche picchi oltre il 60%. La nuova “tassa” serve a ripagare le spese di sanificazione degli ambienti e del materiale di protezione, ma…
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spunta la Nuova TASSA COVID sugli SCONTRINI, da 2 a 4 Euro in più. A denunciarlo il Codacons, che sta ricevendo da giorni le segnalazioni dei consumatori circa rincari e voci di spesa originali applicati dagli esercenti. Un balzello inserito in scontrino con la voce Covid e che sarebbe imposto come contributo obbligatorio per sostenere le spese degli esercenti per sanificazione e messa in sicurezza dei locali».
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Lo scrive il Codacons, che riceve da giorni segnalazioni dei consumatori circa rincari e voci di spesa originali applicati dagli esercenti e parla di "un vero e proprio far west illegale che potrebbe configurare il reato di truffa, e contro cui il Codacons presenta una denuncia alla Guardia di Finanza e all'Antitrust". Contributo obbligatorio per sostenere le spese degli esercenti. "Numerosi consumatori hanno denunciato al Codacons un sovraprezzo, mediamente dai 2 ai 4 euro, applicato in…
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«Dopo mesi sono finalmente andato a tagliare i capelli dove mi reco sempre, in un parrucchiere annesso ad un supermercato. Tutti indossavano la mascherina, sia durante lo shampoo sia durante il taglio. Chi non versare tale ‘tassa’ e non acquista il kit, non può sottoporsi ai trattamenti, sempre per le esigenze legate alla COVID». «Sinceramente non ho controllato sullo scontrino, ma pagare 4 euro in più non mi è pesato: hanno effettivamente più spese e sono fermi da mesi.
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Si va da 2 a 4 euro, rubricato, nel caso sia indicato nello scontrino come "contributo Covid".E' vero che gli esercenti sono tenuti a seguire le linee guida del governo che impongono costosi interventi, a cominciare dalla sanificazione dei locali e degli strumenti lavoro, e che inoltre il sistema obbligatorio delle prenotazioni farà perdere alcuni clienti, ma è anche vero che la Tassa Covid non è prevista e non è accettabile anche quando è…
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