Il paradosso del clan di Salemi: decine di milioni hackerati all’estero e «c’è chi si deve vendere un rene» per le trasferte

Il paradosso del clan di Salemi: decine di milioni hackerati all’estero e «c’è chi si deve vendere un rene» per le trasferte
MeridioNews - Edizione Sicilia INTERNO

Quasi 17 milioni di euro spostati all’estero per essere ripuliti con complesse operazioni in circuiti bancari internazionali, ma zero contanti liquidi per trasferte di pochi chilometri. È il paradosso che viene fuori dall’ordinanza dell’indagine che ha portato agli arresti nel clan mafioso di Salemi. I protagonisti principali sono Salvatore e Andrea Angelo, padre e figlio originari della cittadina del Trapanese (rispettivamente finiti ai domiciliari e in carcere), e il loro intermediario finanziario Giuseppe Burrafato che risulta indagato. (MeridioNews - Edizione Sicilia)

Su altri media

La mafia trapanese voleva tornare nel business della grande distribuzione. Voleva tornare a comprare supermercati. Un vecchio interesse criminale delle cosche e di chi è stato vicino a Matteo Messina Denaro ai tempi della Despar e della società con Giuseppe Grigoli. (Tp24)

… Undici persone sono state arrestate – a 6 è toccato il carcere a 5 i domiciliari – al termine di una inchiesta della Dda di Palermo coordinata dal procuratore Maurizio de Lucia e dei carabinieri di Trapani. (Il Fatto Quotidiano)

PALERMO – Un intreccio finanziario internazionale per fare rientrare in Sicilia i soldi della mafia, milioni di euro sporchi. I soldi c’erano e sono pure transitati estero su estero, ma non c’è certezza che siano rientrati in possesso dei mafiosi che li volevano ripulire. (Livesicilia.it)

L’inchiesta antimafia e l’acquisto dei supermercati Coop, il rifiuto di Faraone per aiutare i fratelli Palmeri

Complesse operazioni finanziarie per ripulire fiumi di denaro sporco che, secondo gli inquirenti, costituivano il tesoro dei boss palermitani della ‘vecchia mafia’. Seguendo le intercettazioni telefoniche legate ai trasferimenti milionari, i carabinieri sono arrivati fino a Rimini. (il Resto del Carlino)

Una mafia che ancora una volta si conferma «votata» più a movimentare «soldi sporchi» che a sparare; soldi che vengono ripuliti attraverso corruzione e turbative d’asta. È una fotografia già vista quella offerta dall’ultima operazione antimafia portata a termine ieri mattina (16 aprile) dai carabinieri di Trapani, coadiuvati dai colleghi di Palermo. (Giornale di Sicilia)

Secondo quanto emerge all’articolo del Il Fatto Quotidiano, i due si “stavano interessando anche del versante politico”. Il gran rifiuto del senatore Davide Faraone di aiutare Francesco Paolo e Leonardo Palmeri, arrestati nell’ultima indagine della procura di De Lucia, per acquisire i supermercati Coop della Sicilia occidentale. (BlogSicilia.it)