La maggioranza si divide sull’aborto: alla Camera la Lega si astiene sui pro-life nei consultori voluti da FdI. Il Pd: “Governo contro le donne”

La maggioranza si divide sull’aborto: alla Camera la Lega si astiene sui pro-life nei consultori voluti da FdI. Il Pd: “Governo contro le donne”
la Repubblica INTERNO

La Camera ha respinto con 93 voti favorevoli, 117 contrari e 18 astenuti l'ordine del giorno presentato dal Pd al decreto Pnrr con il quale i dem chiedevano di assicurare che l'emendamento presentato da FdI sull'aborto (che prevede la presenza dei comitati Pro Life nei consultori) non creasse nessuna limitazione alla piena attuazione della legge 194. Dai tabulati, però, emerge una spaccatura nella maggioranza. (la Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri giornali

"Va bene o non va bene la legge 194? Quelli che la vogliono modificare stanno a sinistra", perché "non non abbiamo mai proposto di modificare la legge 194. (L'HuffPost)

Il direttore di Repubblica, Maurizio Molinari, a Metropolis commenta l' emendamento presentato da FdI sull'aborto, che prevede la presenza dei comitati Pro Life nei consultori: "E' una forzatura". (Repubblica TV)

La maggioranza si è spaccata. Lo strappo avviene su un ordine del giorno presentato dal Partito democratico al decreto Pnrr, che cercava di mitigare la portata dell’emendamento di Lorenzo Malagola (Fdi) sull’aborto. (L'HuffPost)

Diritto all’aborto, il duro intervento di Sportiello (M5s) contro il governo: “Noi donne scegliamo cosa vogliamo, vi dovreste vergognare”

Redondo: “intimidire per annullare i diritti” Le accuse per una possibile revisione della legge 194 continuano: e non solo da parte di Schlein e Sportiello (che ha presentato la proposta di inserire il diritto all’aborto nella Costituzione), ma anche dall’estero. (StrettoWeb)

Aborto, Meloni: fake news, non vogliamo cambiare legge 194 18 aprile 2024 (Il Sole 24 ORE)

Duro intervento della deputata del Movimento 5 stelle, Gilda Sportiello. Durante la discussione alla Camera sul Dl Pnrr ha parlato sia contro la decisione del governo di non dare seguito a un ordine del giorno del Movimento 5 stelle sul diritto all’aborto, sia contro l’emendamento della maggioranza che apre le porte dei consultori agli antiabortisti. (Il Fatto Quotidiano)