Sull'aborto solo propaganda. "Emendamento fuffa, buono per la campagna elettorale" (di L. Varlese)

Sull'aborto solo propaganda. Emendamento fuffa, buono per la campagna elettorale (di L. Varlese)
L'HuffPost INTERNO

"Si tratta di un emendamento fuffa perché non fa che ribadire quello che è già garantito dall'articolo 2 della legge 194. Non aggiunge e non cambia assolutamente nulla. Servirà solo come bandierina per i movimenti Pro Life e Famiglia, che all'orizzonte hanno l'abolizione della 194, e permetterà alle opposizioni di mettere in croce la maggioranza durante la campagna elettorale". Marina Terragni, giornalista e scrittrice femminista, non ha dubbi che l'emendamento al dl Pnrr su cui il governo ha messo la fiducia e il cui testo, a prima firma di Lorenzo Malagola di FdI, è passato in commissione bilancio, non cambierà di una virgola quello che è già esplicitamente previsto dalla legge. (L'HuffPost)

Se ne è parlato anche su altre testate

5 A cura di Jennifer Guerra (Fanpage.it)

Ciò non toglie l’urgenza di riportare i consultori al ruolo per cui furono pensati dalla Legge 194, cioè luoghi dove le donne possano essere aiutate a trovare alternative concrete all’aborto rimuovendo quelle situazioni di disagio socio-economico o di solitudine e abbandono che rendono l’autodeterminazione un vuoto slogan politico. (Adnkronos)

Le Regioni, nell'organizzare i servizi dei consultori, possono “avvalersi, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, anche del coinvolgimento di soggetti del terzo settore che abbiano una qualificata esperienza nel sostegno alla maternità”. (Luce)

“Pro vita nei consultori”, opposizioni all'attacco dell'emendamento di FdI

Con un emendamento al Pnrr, approvato in commissione Bilancio, e che andrà in votazione alla Camera, si dà il via libera alle Regioni all’introduzione delle associazioni pro life nei consultori pubblici. (Partito Democratico)

Se l'Europa ha appena approvato la risoluzione per inserire l’aborto tra i diritti fondamentali dell’Ue, il Governo italiano ha deciso di remare nella direzione contraria e ha pensato di rafforzare la presenza delle organizzazioni antiabortiste nei consultori. (Io Donna)

Anche l’Anpi insorge dopo il blitz in Parlamento della maggioranza sull’aborto. “Invece di finanziare i consultori per dotarli di personale e strumenti finalizzati all’informazione, alla prevenzione e alla tutela della salute delle donne, riprovano a riaprire le porte ai pro-life, alle associazioni antiabortiste. (LAPRESSE)