Nuove batterie: si ricaricano in 10 minuti, 400 km di autonomia

Virgilio Motori ECONOMIA

La ricerca consente di ottenere la realizzazione di una batteria LFP modulata termicamente e in grado di offrire un’adeguata autonomia oltre a una ricarica totale in soli 10 minuti in tutti i climi, garantendo veicoli elettrici che consentono all’utente di non avere la famosa “ansia da autonomia”.

Tutte caratteristiche che sembrano poter essere risolte dalle nuove batterie sviluppate dai ricercatori dell’Università di Stato americana della Pennsylvania, coordinati da Chao-Yang Wang. (Virgilio Motori)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Tra le novità ci sarebbero anche nuovi Lidar allo stato solido ed inediti sistemi per l'analisi dei dati registrati in marcia, così da aumentare quasi istantaneamente la sicurezza del veicolo. Però, è difficile pensare che un colosso come Sony perda la faccia dopo aver mostrato le immagini dei primi test - reali, non virtuali - della Vision-S, la prima auto della sua storia. (Corriere della Sera)

Niente tasse sulle auto elettriche. La chiave di volta per far scattare la corsa all’acquisto delle auto elettriche è stata l’abbattimento delle tasse. Da noi però il costo delle auto elettriche è molto caro rispetto alla disponibilità media di reddito delle famiglie. (InvestireOggi.it)

No, perché l’articolista non si arrende e nelle ultime righe tira la stoccata finale. Scandalo al Sole (24 Ore), l’auto elettrica inquina. (Vaielettrico.it)

Sta lavorando anche a progetti per supportare i piani per i veicoli elettrici delle case automobilistiche. EVgo – ha aggiunto Zoi – installa in genere stazioni in grado di ricaricare quattro auto in contemporanea, del costo di 500mila dollari o più ciascuna. (Forbes Italia)

Infatti, la batteria lavora anche con la macchina ferma, dovendo assicurare il corretto funzionamento di alcune attività. GUAI — I compiti della batteria negli ultimi anni sono aumentati, dovendo garantire il corretto funzionamento di molti più comfort. (La Gazzetta dello Sport)

Il progetto è di Seri Industrial, gruppo italiano attivo nella produzione di accumulatori di energia elettrica nella lavorazione della plastica, proprietario – tra l’altro – del marchio Faam. Si tratta di fondi europei: 3,2 miliardi stanziati per un progetto integrato sulle batterie di Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Polonia e Svezia. (La Gazzetta dello Sport)