Mutui, il tasso variabile supera il fisso

Bluerating.com ECONOMIA

Il 2022, per i mutui, è sicuramente stato un anno difficile, e il 2023 non è di certo partito con il piede giusto. Tutta “colpa” della Bce, che ha continuamente alzato i tassi d’interesse: l’ultimo di 50 punti base a febbraio, con l’annuncio di una pari stretta anche a marzo. Con l’Euribor salito al 2,57% e il tasso Eurirs a 30 anni al 2,37%, il mutuo variabile a parità di spread costa di più: un sorpasso storico rispetto al fisso, non accadeva dal 2008. (Bluerating.com)

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Il 2023 si prospetta, senza dubbio, come un anno particolarmente complicato per le famiglie che hanno contratto un mutuo. La Bce, nel corso del meeting di febbraio, ha deciso di alzare di altri 50 punti base i tassi ed ha annunciato che una misura simile sarà presa anche nel corso del mese di marzo. (Finanza.com)

A fare i calcoli è la Fabi che in un rapporto sull'impatto del rialzo del costo del denaro al 3% appena deciso dalla Bce, fa il punto su come è cambiato il credito alle famiglie del nostro Paese e come potrebbero evolvere i tassi d'interesse. (ilgazzettino.it)

Incubo mutui dopo la BCE specialmente per chi ha un tasso variabile. Il problema riguarda sia i mutui a tasso variabile che quelli a tasso fisso. Per allontanare l’incubo mutui dopo la BCE, una soluzione potrebbe essere un mutuo a tasso variabile con CAP. (Proiezioni di Borsa)

Mutui, inflazione e Bce Fisso o variabile? L'Euribor e lrs Cosa conviene fare? Facciamo qualche esempio Mutui, inflazione e Bce Tutta colpa dell’inflazione, che ha rialzato la testa, e della Bce che ha aumentato il costo del denaro. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Nelle ultime settimane gli indici di riferimento dei variabili sono diventati più cari di quelli fissi. Anche sul mercato la forbice si è ristretta e per gli addetti ai lavori è ormai fatto il sorpasso. (la Repubblica)

In aumento le richieste di mutuo a tasso fisso, in crescita anche i mutui con finalità surroga: andamento del mercato e impatto del rialzo tassi. A impattare su questo cambio di rotta è la crescita degli indici Euribor e IRS relativa all’ultimo trimestre dell’anno scorso, spingendo i potenziali mutuatari a optare per il mutuo a tasso fisso accantonando quello variabile, ormai persino più caro. (PMI.it)