Rivelazioni sconvolgenti: Abusi e maltrattamenti nel carcere minorile di Milano

Un'indagine choc ha svelato un inferno di violenze e torture nel carcere minorile Cesare Beccaria di Milano. Tredici agenti della polizia penitenziaria sono stati arrestati e altri otto sospesi, con accuse di violenza, tortura e tentata violenza sessuale su alcuni detenuti.

La testimonianza

Un detenuto ha raccontato di essere stato brutalmente picchiato da sette assistenti.

"Mi hanno messo le manette e mi hanno cominciato a colpire. Me le hanno messe coi polsi dietro la schiena. Io ho un problema alla spalla sinistra e mettendomele con forza mi è uscita la spalla… Gli dicevo “Per favore toglietemi queste manette che mi sta uscendo la spalla”.

Hanno cominciato a darmele, con forza. Il primo colpo è stato uno schiaffo, il secondo un pugno, il terzo è stato un calcio nelle parti intime e da lì ho visto tutto nero, vedevo tutto nero."

Il ruolo del cappellano

Don Gino Rigoldi, 84 anni, cappellano del carcere Beccaria per 50 anni, ha dichiarato di sentirsi in colpa per non aver avuto sentore di quanto stava accadendo.

"Forse devo fare mea culpa per essere stato meno attento del dovuto, per non essere stato in grado di farmi dire quel che davvero succede…"

Le reazioni politiche

Di fronte all'interrogativo se questo sia lo specchio del sistema carcerario minorile in Italia, il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro ha dichiarato che questa violenza non è fisiologica e che il reato di tortura verrà mantenuto.

L'indagine ha tratteggiato un quadro drammatico della situazione nel carcere minorile Cesare Beccaria.

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