Scandalo di corruzione nel porto di Genova: Toti arrestato

Il potente uomo d'affari Aldo Spinelli, 84 anni, è ora agli arresti domiciliari. Spinelli è apparso come uno dei più interventisti nel porto di Genova, che insieme a Savona ha movimentato l'anno scorso 63,7 milioni di tonnellate di merci. Il suo progetto era di unire tutti gli spazi ottenuti e realizzare un'unica grande area controllata dal suo gruppo per le operazioni di sbarco e imbarco dei container, la più redditizia.

Le accuse a Toti

Una nuova accusa di corruzione emerge a carico di Giovanni Toti: 195 mila euro versati tra il 2016 e il 2020 ai suoi Comitati elettorali da società che trattano rifiuti, legate all'imprenditore Pietro Colucci. Da questo fascicolo sono partite le intercettazioni che hanno portato martedì ai domiciliari il governatore e a provvedimenti restrittivi per altre 9 persone.

Ulteriori indagati

Oltre ai 25 nomi già fatti c'è un'altra decina di indagati tra cui, per abuso d'ufficio, Paolo Piacenza, commissario straordinario dell'Autorità Portuale i cui uffici sono stati perquisiti dalla Finanza.

La posizione di Toti

Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti non ha intenzione di dimettersi. Lo ha detto ieri al suo avvocato Stefano Savi nella casa di Ameglia dove trascorre gli arresti domiciliari. Ma l'inchiesta sulla corruzione in Liguria intanto punta sui soldi dalle ditte dei rifiuti. Dalle quali il governatore avrebbe ricevuto 195 mila euro in quattro anni. E mentre Fratelli d'Italia è orientata ad attendere almeno un mese prima di chiedere le dimissioni di Toti, si apre un altro fronte politico.

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