Il Regno Unito approva la controversa legge sulla deportazione in Ruanda

Il primo ministro britannico Rishi Sunak ha salutato l'approvazione in Parlamento della controversa misura che prevede il riconoscimento dello stato dell'Africa orientale, il Ruanda, come "paese sicuro". Questa misura stabilisce il Ruanda come destinazione di deportazione per i richiedenti asilo che entrano illegalmente in Gran Bretagna.

Tragedia nella Manica

A poche ore dall'approvazione del disegno di legge sulla deportazione dei migranti "clandestini" in Ruanda da parte della Camera dei Comuni, una tragedia ha colpito la Manica. Cinque migranti, tra cui tre uomini, una donna e una bambina di sette anni, sono annegati dopo aver tentato la traversata vicino a Wimereux, a sud di Calais.

Critiche alla legge

Nonostante l'approvazione del piano Ruanda, le critiche non si sono placate. La Corte europea dei diritti dell'uomo ha lo scopo di sorvegliare il rispetto, da parte degli Stati firmatari, delle disposizioni contenute nella Convenzione europea dei diritti dell'uomo (CEDU). Paola Gaeta, docente di diritto internazionale all'Istituto di alti studi internazionali di Ginevra, spiega che la Corte è l'ultima istanza giudiziaria a cui ci si può rivolgere quando, a livello nazionale, si esauriscono tutte le vie legali disponibili.

Costi elevati per le deportazioni

La legge sulla deportazione in Ruanda potrebbe comportare costi elevati. Secondo alcune stime, ogni deportazione potrebbe costare più di 2 milioni per passeggero. Nonostante le critiche e i potenziali costi elevati, il primo ministro Sunak ha dichiarato: "Voglio fermare i barconi. Ecco la ragione della legge Ruanda".

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