La Stampa 1/20/2017
Usiamo l’italiano e chiamiamoli «ristoranti domestici». Nella querelle sulla nuova legge che regola le attività di ristorazione svolte fra le quattro mura di casa appena votata alla Camera, adesso interviene l’Accademia della Crusca. Che boccia l’utilizzo della lingua inglese. «È sorprendente - osserva l’Accademia - che per definire tale attività ...
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