Il costo del carburante in Italia raggiunge livelli record

Il taglio delle accise, un tempo considerato una possibile soluzione al crescente costo dei carburanti, sembra ormai un lontano ricordo per gli italiani. Nonostante gli appelli dei cittadini, il governo continua a rifiutare la riduzione, lasciando i prezzi dei carburanti ai massimi livelli degli ultimi sei mesi.

Il governo e le accise

Da quando sono saliti al potere, Giorgia Meloni e il suo esecutivo hanno respinto l'idea di applicare uno sconto al rifornimento tagliando l'imposta, come aveva fatto il suo predecessore Mario Draghi. Questa decisione ha causato non pochi disagi alle tasche degli italiani.

L'aumento dei prezzi del carburante

L'aumento incessante dei prezzi del carburante sta mettendo a dura prova i bilanci delle famiglie italiane, soprattutto in vista dei prossimi ponti del 25 aprile e del 1° maggio. Con il costo del carburante che ora supera i 2,5 euro al litro in molti distributori italiani, sia in autostrada che nelle strade urbane, il caro benzina è diventato un peso insostenibile per i conducenti.

Prezzi record per la benzina

Secondo le ultime rilevazioni, i prezzi dei carburanti hanno raggiunto livelli senza precedenti, con la benzina che si attesta a 1,915 euro al litro, la verde a 2,053 euro al litro, il gasolio self-service a 1,812 euro al litro e il gasolio servito a 1,953 euro al litro.

Disaccordo sui prezzi dei carburanti

Esiste una guerra di cifre tra il Ministero e le associazioni dei consumatori sul prezzo dei carburanti. Mentre il Ministero ha comunicato che il prezzo medio della benzina oggi è a 1,910 euro al litro, il Codacons sostiene che il prezzo della benzina in modalità servito ha superato i 2,5 euro al litro in diversi impianti sia della rete autostradale, sia di quella urbana, e sono sempre più numerosi i distributori di carburanti che vendono la verde sopra i 2,4 euro al litro.

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