Abusi e violenze nel carcere minorile Beccaria, un agente arrestato

Un agente di polizia penitenziaria originario di Avellino è stato arrestato in seguito a una serie di abusi e violenze perpetrati nel carcere minorile "Cesare Beccaria" di Milano. Le accuse sono pesanti e includono pestaggi di gruppo, minacce di morte e persino un tentativo di stupro.

Dettagli degli abusi

Le vittime erano spesso picchiate mentre erano a terra e in lacrime. I pestaggi avvenivano in stanze prive di telecamere di sorveglianza, con i minori costretti a indossare le manette. In alcuni casi, i ragazzi venivano rinchiusi per giorni in celle di isolamento, completamente nudi e senza materasso, cuscini o lenzuola.

La testimonianza dell'educatore

Un educatore del carcere ha raccontato di aver assistito a scene raccapriccianti. Un ragazzo particolarmente irrequieto era stato legato e pestato fino a diventare irriconoscibile. L'educatore, allarmato dalle confidenze del ragazzo, ha contattato immediatamente la famiglia del minore, ignorando i protocolli ufficiali. Il ragazzo ha poi presentato denuncia, ma pochi giorni dopo è stato rilasciato e ha ritirato la denuncia.

Emergenza nelle carceri minorili

L'Autorità Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza ha segnalato una situazione di emergenza nelle carceri minorili italiane. In particolare, ha sottolineato come una delle conseguenze del decreto Caivano sia la presenza di molti più minori in carcere, un sovraffollamento che ostacola i percorsi educativi. Carla Garlatti, rappresentante dell'Autorità, e numerose associazioni hanno espresso preoccupazione per la situazione.

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